da Domenico De Franco
Al nostro lobbista censore gli inglesismi proprio non vanno giù! Per quanto riguarda l’adozione di termini inglesi nel nostro italico lessico credo invece che nella maggior parte dei casi si tratti di un utile arricchimento, in quanto l’alternativa sarebbe quella di usare impropriamente termini italiani, un po’ come fanno sciovinisticamente (e provincialmente, a parer mio) i cugini francesi. Ad esempio dovremmo chiamare “topolino” il mouse (i francesi lo chiamano appunto “souris”) e “ordinatore” il computer (“ordinateur” oltralpe). Tutto questo ricorderebbe moltissimo il periodo del Ventennio, quando il Pelatone, per rinverdire gli italici fasti imperiali, aveva istituito una commissione per italianizzare tutti i termini stranieri. Talvolta con esiti esilaranti: Brooklyn era diventato “Broccolino”!
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