da Gianluca Freda
Dice Ceratti che i brevetti sono il più grande deposito di ricchezza esistente. A casa mia il valore della ricerca si misura sul benessere che essa arreca alla società umana, non sui profitti che produce per le aziende che la monopolizzano. Dei quali profitti, a dire il vero, né a me né al 99,9% dell’umanità viene in tasca qualcosa. E’ impensabile assoggettare a copyright la conoscenza se da quella conoscenza dipendono le vite di milioni di persone. Infrangere il copyright, in questo caso, è non solo un atto di legittima difesa, ma un gesto che ripristina il valore etico e pubblico del sapere scientifico, contro tutti coloro che lo hanno ridotto ad uno strumento di profitto economico e privato.
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