da Alessandro Ceratti
Scusi signor Tappi, tanto per domandare, lei dove ha imparato questa cosa che dice su Livio? Non è che magari, magari anche duecent’anni fa, qualche monsignore se lo è andato a rileggere e ha notato la circostanza che poi ha inserito in qualche suo testo? Oppure lei stesso è andato a studiare il testo latino e ora ci illustra le sue considerazioni?
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