da Gianni Guasto
Offesa dalle esternazioni del marito, la Signora Berlusconi, in arte Veronica Lario, rivendica il merito di aver sempre esercitato con discrezione e buon gusto il ruolo di moglie, scelta ammirevole e in contrasto con l’incredibile pacchianeria di tutto ciò che la circonda. Tanta rivendicazione trova tuttavia una curiosa contraddizione nel mantenimento di un nome d’arte assai poco privato, che continua ad esserle attribuito nonostante la signora possa vantare qualche influenza sul mondo dei media. Forse, il ritorno alle generalità anagrafiche (cui Chaplin e Totò non rinunciarono mai), sarebbe un’ulteriore prova di stile.
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