da Valeria Carletti, Torino.
Riguardo al pensiero di csf sulla legge proposta da Mastella, non c’è che dire, il discorso fila, ma io non riesco ad essere totalmente d’accordo. Non c’è nessuno che dice che la neve è nera, ma c’è troppa gente che nega ancora l’olocausto. Sono idioti, ok. C’è la libertà di espressione, ok. Ma allora? va bene, non mettiamoli in galera, possiamo organizzare un pullman e spedirli un mese in giro a visitare i vari campi di sterminio, e sentire i racconti dei sopravvissuti (fin quando ce ne sono…)……. Sono abbastanza disillusa che gente così possa comprendere di aver detto una stronzata, ma non si sa mai. Insomma, da ex attivista di Amnesty mi sento un po’in colpa, ma in fondo non posso non ammettere che secondo me c’è un limite alla libertà di espressione. Ecco, l’ho detto, e l’ho pure scritto sul mio blog.
I tuoi sistemi ricordano i maoisti e i sistemi della rieducazione. Ma se ci sono degli stronzi in giro non possiamo lasciarli nella loro stronzaggine? Facciamo tutto quello che c’è da fare per fornire a tutti la giusta informazione (e su questo ho dei dubbi che si faccia tutto il possibile). Ieri sera sono andato a vedere Ottavia Piccolo che presentava a Trento “Processo a Dio”, un lavoro sulla tragedia nazista. Mi chiedo: perché cose del genere non vengono date in televisione? Ci mettiamo a posto la coscienza inventandoci il reato e poi tranquilli (csf)
Nessun commento.
Commenti chiusi.