da Alberto Arienti
La polemica generata dalla legge antinegazionista, che in realtà è una legge antirazzista, pone dei quesiti molto delicati. La libertà è un bene primario da tutelare; si può tutelarla lasciandola degradare ad arbitrio? La fetta di popolazione immigrata non abituata (putroppo) alla libertà, e magari sobbillata ad arte da qualcuno, non scambierà la tolleranza per debolezza? Si è liberi di dire di tutto, ma il controllo dei media quanta e quale libertà lascia? Perchè molte voci di tolleranza vengono fatte tacere e si dà fiato a quelle intolleranti e razziste?
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