da Pino Granata
Una ragazza di 35 anni al primo giorno di lavoro è stata aggredita e violentata da un pizzaiolo egiziano clandestino. La ragazza , coraggiosissima, malgrado le minacce dello stupratore lo ha denunciato ai carabinieri e questo verme è stato giustamente arrestato. Ora visto che il pizzaiolo egiziano è clandestino e non avrebbe dovuto essere in questo Paese sarebbe giusto e sacrosanto che fosse lo Stato che ha omesso di fare i controlli e che ha permesso la libera circolazione di uno che non aveva nessun diritto di lavorare in quella pizzeria, a pagare i per gli incalcolabili danni morali e materiali subiti da quella ragazza. E non solo lo Stato è responsabile , ma in pari misura anche il datore di lavoro che ha assunto chi non aveva nessun diritto di essere assunto.
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