da Vincenzo Rocchino, Genova
Il vocabolario di Ceratti non prevede bambini/ragazzi disabili; sono definiti genericamente “handicappati”, da mantenere ben distinti e distanti dagli altri se sani, definiti, questi si, bambini. Di assessori come Ceratti, mi auguro che ce ne siano pochi in giro e che siano tenuti ben lontani dalle scuole; se avessi dei figli in età scolare e abitassi nello stesso comune dell’assessore, sarei alquanto preoccupato. Rileggete i suoi post e ditemi se anche voi non temete che possa succedere di assistere al trasferimento coatto dei bambini diversamente abili, per località remote.
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