Gustavo Selva ha scritto su Libero la sua opinione sui senatori a vita. E non starò qui a commentarla perché ormai sui senatori a vita hanno detto tutti tutto. Mi ha colpito però una frase che non posso fare a meno di riportarvi. Dopo avere sostenuto, giuro, credetemi, andate a leggere voi stessi che lui non condivide le manifestazioni troppo plateali contro i senatori a vita, scrive: “Per non espellere i senatori a vita di colpo in bianco si può fare una norma transitoria che li esoneri dal senato fino alla loro esistenza in vita”. Geniale. Gustavo, per non essere troppo plateale, propone di sospenderli finché non muoiano. Siccome si parla di sospensione, torneranno a tutti gli effetti senatori a vita solo dopo la morte. E poi dicono che Berlusconi ha torto a voler accentrare in sé tutti i poteri della Casa della Libertà.
Il sottosegretario Visco ha fatto proprio una bella pensata: creare una doppia protezione per i dati custoditi nei ministeri relativi alle persone importanti, potenti, ricche, insomma per i Vip. Insomma, su di me che sono un pirla qualsiasi si può anche indagare illegalmente. Ma su Briatore no, perbacco. Vip o non Vip non capisco tutta questa preoccupazione sulla privacy e la segretezza. Ma i dati sulle tasse che ognuno di noi paga non dovrebbero essere pubblici?
Maddalena Corvaglia ha fatto le bizze. Anche lei voleva il suo bel calendario. E così, tutto d’un botto, s’è sbiottata e si è fatta fotografare. Il suo fidanzato, Enzo Iachetti, uomo d’altri tempi, e un po’ reazionario, ha detto: “Oibò” e l’ha mollata. Lei ha commentato: “Volevo fare un mio percorso”. Iachetti, uomo delle caverne, ci sono percorsi che non vuole fare. (csf: 24.11.2006)
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