da Alessandro Ceratti
Per “garantire il servizio” la CEI prevede uno stipendio 830 mensili per 39.000 preti. E’ vero che nel “servizio” c’è anche l’erogazione di un certo numero di messe domenicali o di battesimi che a molte persone possono importare assai poco ma è anche vero che oggettivamente la presenza dei preti sul territorio ha una indiscussa rilevanza sociale (assistenza, educazione dei giovani ecc. ecc.) E tutto ciò per la modica somma di 38 milioni di euro. Per fare un confronto: il comune di Cusano Milanino dove sono assessore ha un certo numero di asili nido per un totale di 90 neonati accolti. Per gestire questo servizio l’amministrazione spende circa un milione di euro (circa 11.000 euro a bambino!). Faccio male a pensare che ci converrebbe che a gestire i nostri soldi fosse il buon Ratzinger e il buon Ruini?
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