da Claudio Urbani, Roma
Dalle statistiche citate, c’è un dato che mi colpisce ancora più duramente in questa tragedia: il 65% delle violenze avvengono nell’ambito familiare o da persone conosciute, cioè da persone di cui si ha fiducia e magari ci si aspetta protezione Questo, a mio parere, aggiunge alla violenza fisica anche una violenza psicologica. Poi che il fenomeno degli stranieri sia più sensibile è vero e il rischio che lo si usi politicamente strumentalizzandolo. Ora con un DL si vuol vietare gli arresti domiciliari, ma non è certo accettabile, per la fretta, che rimangano, ad esempio, per chi si è macchiato per un omicidio o per pedofilia.
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