da Paolo Righetti
Per una ripulita toponomastica nazionale.Generale di brigata Ferdinando Pinelli (1810-1865): ordinò feroci repressioni e violenze inaudite nel Piceno, nel Teramano e nell’Aquilano, facendo fucilare tutti coloro che “con parole o con denaro o con altri mezzi eccitassero i villici ad insorgere”, oppure che “con parole od atti insultassero lo stemma di Savoia, il ritratto del re, la bandiera nazionale”.Centinaia di uomini, donne e bambini morirono per causa sua.A Roma esiste una via a lui dedicata.
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