da Vittorio Grondona – Bologna
(…)intendo criticare Sanremo. Non certo per i cantanti e la musica che comunque vanno a gusto e sui gusti non si discute. Critico in particolare le riprese continuamente in movimento che così come sono state computerizzate alla fine distraggono lo spettatore dalla valutazione e soprattutto dal gusto di quello che sta vedendo od ascoltando. Zoomate e variazioni continue fino al limite della nevrosi. La conduzione è stata professionale, ma rovinata a mio parere dalle riprese. Nuca e faccia nei dialoghi sono il peggio del gusto visivo. Quattro e più ore esposte al suono preponderante della stesso timbro di voce, pur se di qualità nei contenuti, insistente anche negli intervalli commerciali, sono comunque un tempo esagerato. Benigni nella prima serata, peraltro non della qualità esaltante di sempre, ha contribuito al successo complessivo anche delle trasmissioni successive. (…)
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