da Pier Franco Schiavone, Milano
Dario Fo come Soares. Alle primarie del centrosinistra ha rimediato un 27% di consensi contro il 67 di Ferrante. Un risultato scontato, tuttavia mi chiedo cosa abbia spinto Dario Fo a mettersi in lizza a 80 anni in una competizione del genere. La politica è spietata e non basta un passato da giullare e da premio Nobel per convincere la gente che saresti capace di amministrare una delle città più importanti d’Europa. Rifiutarsi di fare i confronti, presentarsi in una casa occupata con una scopa in mano, affermare in TV che le case sfitte di Milano vanno requisite e consegnate al popolo, aldilá del significato simbolico delle azioni e delle affermazioni, non premia. Dario Fo ha agito da candidato sindaco come se recitasse una parte in una delle sue commedie. La politica è un’altra cosa, speravo che Fo lo capisse.
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