ENRICO PREZIOSI. Il presidente del Genoa e proprietario della fabbrica di giochi, è nei guai. Le intercettazioni delle sue telefonate, a quanto se ne sa, non lascerebbero dubbi sulla disinvoltura con la quale vennero aggiustate alcune importanti partite. E lui, indagato, commenta: “Non ci riconosciamo in questo capo di imputazione. Ci siamo avvalsi della facoltà di non rispondere perché il capo di accusa è quello di essere un delinquente e questo non posso accettarlo né come uomo né come presidente né come imprenditore”. Questa sì che è una linea di difesa convincente. I suoi avvocati nel frattempo si stanno dando da fare per trovare tutti i cavilli giuridici possibili per rendere inutilizzabili le intercettazioni. Che mi sembra una linea di difesa leggermente più incisiva per controbattere il capo di imputazione nel quale il loro assistito non si riconosce.
PUNTI. Ce ne regalano due, sulla patente, se siamo stati buoni e non abbiamo preso contravvenzioni. Una cosa da supermercati e da bollini della benzina. Perciò, visto che non facciamo infrazioni, ci regalano un bonus per farne. E’ come se ci sgridassero perché non siamo mai passati col rosso. Spero che nella lettera di accompagnamento ci scrivano: “Caro automobilista, ci siamo accorti che lei non consuma punti. Gliene accludiamo due in omaggio raccomandandole di usarli quanto prima. Con due punti può parcheggiare in seconda fila o, a sua scelta, viaggiare a fari spenti”.
FILIPPO PENATI. Il presidente della Provincia di Milano si è dichiarato favorevole alle primarie, ma solo se non dividono l’Unione. “Solo se sono decise da tutti”, ha detto. Ma tutti chi? I dirigenti politici? E la gente che vuole le primarie la vogliamo sentire o no? Le primarie finora vengono minacciate e tenute come corpi contundenti. Qualcuno ricordi a chi di dovere che le primarie debbono servire perché gli elettori scelgano realmente i candidati visto che il maggioritario e l’uninominale hanno tolto agli elettori il diritto di votare chi vogliono.
PIRATERIA. Continua la campagna contro la pirateria multimediale. Guai a chi masterizza un disco, guai a chi copia un programma per computer, guai a chi fotocopia un libro. In linea di principio si potrebbe anche essere d’accordo. Ma perché usano come testimonial dei miliardari che continuano ad arricchirsi con i diritti di autore? A me non viene per niente voglia di contribuire al loro conto in banca, che sia legittimo o illegittimo evitarlo. Non ho lacrime sufficienti per piangere sulla sorte di Faletti. Credo che Bill Gates, Vasco Rossi od Oriana Fallaci abbiano già guadagnato abbastanza.
OTTO PER MILLE. La Chiesa incassa ogni anno quasi mille milioni di euri anche se gli Italiani vorrebbero dargliene molti ma molti di meno. Purtroppo la legge è scritta in maniera tale che chi decide non non volergli dare nemmeno un centesimo di fatto glieli dà ugualmente. Così il 38 per cento di crocette sul modello Unico diventa l’87 per cento di soldi. Già basterebbe per incazzarsi. Poi guardi come vengono usati questi soldi. La pubblicità acchiappavecchiette della Chiesa parla soprattutto di opere caritatevoli. Ma il bilancio dice che di questi 1000 milioni solo 180 finiscono in interventi di sostegno ai bisognosi. Poi c’è il 10 per cento cell’otto per mille che va allo Stato. Come lo usa? Non ci crederete: quasi tutti per restaurare le chiese. (csf)
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