da Luciano Buonaiuto, Aversa
Nel 1941 un ebreo viene aggredito da un certo Storace. Ne parla dopo 64 anni, tra l’altro negando di aver detto che si trattasse del padre di Francesco. L’Unità pubblica la notizia che il padre del governatore picchiava gli ebrei. Possiamo credere a un errore, anzichè a una manipolazione intenzionale? Ammettiamo poi che l’ebreo abbia detto che si trattava del padre di Francesco, e oggi lo neghi, perché se lo è dimenticato, cosa plausibile in una persona anziana. Il giornalista che raccoglie la dichiarazione non dovrebbe fargli una domanda elementare: lei come fa a sapere che fosse il padre del governatore? In questi 64 anni lo ha frequentato assiduamente, al punto da conoscere anche i suoi figli? Da qualunque parte si rigiri la questione, mi riesce impossibile credere all’errore.
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