da Alessandro Ceratti
Scusate se insisto con le raffinerie. Ma il problema è grosso e vale la pena rifletterci bene. Ovviamente non dispongo di elementi positivi per ritenere che l’esplosione della raffineria in Texas sia causata da un attentato piuttosto che da un incidente. Tuttavia il silenzio mediatico che è subito calato sull’episodio è fortemente preoccupante. Anche se si trattasse di “semplice” incidente paragonabile ad un naufragio se ne dovrebbe parlare molto di più. Inoltre sono morte 15 persone, quando una petroliera affonda in genere non muore nessuno. In che mondo viviamo, di che informazione disponiamo se anche una notizia simile viene annichilita? E qua non si tratta del regime mediatico berlusconiano, qua ci sono in ballo l’informazione negli Stati Uniti e nel mondo intero. Ho insisistito e insisterò: tornerò a parlare dell’argomento.
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