da Gianluca Freda
Non ho seguito la vicenda di Terri Schiavo nei dettagli, ma, per quanto orrore mi faccia l’accanimento terapeutico, trovo anche più orribile che ad ordinarne la cessazione sia un giudice, anziché un accordo tra i familiari. Trovo poi spaventosa l’argomentazione di Puricelli, che giustifica l’intromissione di un magistrato in questioni così delicate con motivi di risparmio economico sulle strutture di terapia intensiva; non è difficile immaginare quali corollari potrebbero scaturire dall’affermazione di un tale principio. E’ l’american thinking: si fa prima a eliminare una persona che a razionalizzare le spese, quelle militari magari. E questo male terminale dell’umanesimo si propaga, infettando gli ultimi resti di ragione.
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