da Isabella Guarini
Caro CSF, sul Corriere del Mezzogiorno del 25/03/05, quotidiano allegato al Corriere della Sera e diretto da Marco Demarco, è comparsa la polemica sulle inaugurazioni in odore di campagna elettorale, prendendo spunto dal rifiuto di Massimiliano Fuksas di partecipare all’inaugurazione del Polo fieristico di Milano da lui stesso progettato. Molti intellettuali hanno teorizzato sulla separazione tra architettura e politica contingente, come se le grandi opere nascessero per semplice atto creativo dei progettisti. Le grandi opere , quelle che hanno sfidato i secoli e i millenni, sono state generate dalla stretta relazione tra potere politico e artisti. Infatti, non sarebbe concepibile l’opera di Fidia senza Pericle, nè quella di Michelangelo senza Papa Giulio II. Ora gli architetti del global star system, finanziato in Italia dalla UE senza risparmio, vorrebbero farci credere che sono più di Fidia e Michelangelo, insieme! Così va il mondo!
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