da Paola Altrui
E’ approdato al Senato il disegno di legge-delega per la riforma dell’ordinamento giudiziario.Sulla reale portata delle modifiche proposte, contenute in un provvedimento che il Ministro Castelli ha preannunciato “blindato”, l’informazione radio-televisiva tace o si limita a fornire notizie generiche e fuorvianti, tali da insinuare nell’opinione pubblica il dubbio che le strenue resistenze opposte dall’ANM siano legate a non meglio identificati privilegi di casta sui quali la riforma andrebbe ad incidere.All’indirizzo http://www.uonna.it/appello-per-la-giustizia-nello-stato-di-diritto.htm è pubblicato il testo dell'”Appello per la giustizia nello stato di diritto”, sottoscritto da illustri docenti universitari di materie giuridiche fra i quali spicca il nome di Franco Coppi, già difensore di Giulio Andreotti.L’appello, nel quale si esprime un “radicale dissenso” rispetto alla riforma, ne denuncia gli intenti di “rivincita del potere politico sulla giurisdizione, nell’indifferenza verso le attese di giustizia del cittadino”.Non è un caso che dal Quirinale siano già trapelate forti perplessità sul provvedimento, tali da porre in dubbio la sua promulgazione da parte del Presidente della Repubblica.
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