da Primo Casalini, Monza
Sono ignoranti, questo è il punto. Il TG 5, nei 20 secondi che ha dedicato a Serge Reggiani, non ha parlato di Casque d’or, e così ha fatto il sito di Repubblica. Sì, hanno raccontato che Reggiani ha recitato ne Il giorno della civetta e ne Il Gattopardo – due parti da grande caratterista – ma Casque d’or è un’altra cosa. Questi presuntuosi giovinastri (e giovinastre) del TG 5 e di Repubblica il film non l’hanno certamente visto. Peggio per loro, un solo sguardo di Simone Signoret li annichilerebbe. La tragedia che si nasconde nella felicità, ma la felicità quando c’è la si vive con orgoglio terrestre, non con gli occhi arrovesciati alla ricerca di se e di ma sospirosi perché falsi. Limpido come una giornata di maggio, e secco come la lama della ghigliottina che lo chiude. Felice e tragico, mai triste, con la bellezza di Simone Signoret (Marie Casque d’or) che lo abbraccia dall’inizio alla fine e con Serge Reggiani che ha il coraggio di esserne travolto. Questo accadeva nel 1952, ed il film ha avuto solo due piccoli premi, uno inglese ed uno italiano. Je m’en fout, direbbe Marie Casque d’or.
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