da Barbara Melotti
Caro csf, facile cavarsela con un “nel casino generale non sono riuscito a rintracciare Barbara“. Dillo piuttosto con “littoria virilità”, che tu, ben ammanicato con “sornioni baffettisti, demopoltronari, margheroidi damerini e marcondirondellisti”, sei riuscito a entrare, mentre io sono rimasta fuori, in una tremenda bolgia di “spettatori semplici”, a vedere lo spettacolo da uno schermo che chiamare maxi è un’insulto, traguardando tra una spalla e un albero, un basco e un palo della luce, e indovinando quel che non vedevo. Per loro (noi), gli spettatori semplici, che magari sono anche “navigatori semplici” e con le loro lente connessioni non possono gustarsi gli streaming dello spettacolo, ho sbobinato i due pezzi che a me sono sembrati i più geniali: il “fascista su Marte” Corrado Guzzanti e il monologo del condominio di Paolo Rossi.
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