da Nicola Arcozzi, Bologna
Una larga fetta di italiani vota costantemente per la coalizione di Silvio Berlusconi, uno schieramento che si distingue per la ricercata ostentazione di vanità e vanitas, a partire dallo stesso capo. Come in una gigantesca Enron politica, i piccoli azionisti (gli elettori) vengono tenuti completamente all’oscuro di ciò che si muove dietro gli slogan pubblicitari della maggioranza, e ciò riguarda innanzitutto il partito di maggioranza relativa. (…) La persona che cerca più di ogni altra di contestualizzare dall’interno l’era berlusconiana è Giuliano Ferrara. Lui dice: “è vero, difendiamo anche dei ladri: questo fa parte della nostra battaglia per riequilibrare i poteri in Italia”. E sul conflitto d’interessi, in sostanza: “il partito-azienda-stato c’è, ed è parte di un fenomeno che coinvolge tutto l’Occidente: bisogna imparare a pensare in termini nuovi il rapporto tra capitale privato e stato” (un concetto espresso, in diversi termini e con scopi diversi anche da Massimo Cacciari). (segue oltre le 500 battute)
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