da Fausto Spegni
Mentre ancora trionfa su Blob l’ex sottosegretario Stefani, tardiva vittima ministeriale di una campagna contro i rutti germanici, leggo e trascrivo fedelmente dal “Messaggero”, edizione di Ancona del 13 luglio 2003, pag.35.
“Gare di lancio al maiale e rutti. Diseducativo secondo la Lav” Basta deteriorare l’immagine di Ancona e provincia. La Lav dorica lancia un appello contro un’iniziativa a dir poco singolare: lancio di mele contro l’immagine-bersaglio raffigurante un maiale e gara di rutto libero, troppo per la Lav, che ha scritto al sindaco di Jesi chiedendogli di “indurre gli organizzatori della gara di “Tiro al porco” che si terrà nella frazione di Mazzangrugno domenica prossima, nell’ambito di una festa paesana, a sostituire l’immagine con un soggetto “non diseducativo”.”Il fatto che si usino anche le mele e sia in programma contemporaneamente una gara di “rutto libero” potrebbe cagionare, obietta l’associazione animalista, ricadute “negative al Comune quale ente patrocinatore, essendo palese il contrasto tra i programmi di educazione ambientare che si prefigge l’ente locale con simili manifestazioni”.Secondo la Lav, in generale, usare effigi di animali quali bersagli in giochi, spettacoli e gare e in ogni altro impiego lesivo della loro dignità, è diseducativo, e ingenera negli spettatori la convinzione di potere disporre a piacimento di ogni soggetto indifeso”.
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