da Gabriele Vegetti
Forse il Ceratti ha fatto una boutade, e mi scusera’ se lo uso come simbolo di tutti i Ceratti veri che circolano sulle strade. A dispetto di quanto sostiene il Ceratti (se tutti applicassimo il codice sarebbe una tragedia), io applicando il codice non ho mai fatto un incidente in vita mia. Fortuna?– Mi fermo sempre allo stop e al semaforo, anche a mezzanotte sulle strade deserte. Non sia mai che un Ceratti mi sbuchi a tutta birra da una stradina buia…– In autostrada tengo i 130 anche in corsia di sorpasso, il Ceratti furioso che mi lampeggia stizzito a 2 cm dal sedere puo’ aspettare.– In centro abitato tengo i 50, anche nei paesini di campagna. Ad un piccolo Cerattino potrebbe sfuggire il pallone dal cortile, sarebbe seccante trovarselo spiaccicato sul parabrezza…– Cerco sempre di tenere la corsia che mi compete. Sa, signora mia, con tutti i Ceratti che ci sono in giro…– Non occupo mai la corsia di soccorso negli ingorghi; potrebbe sopraggiungere l’ambulanza che riaccompagna il Ceratti di ritorno dalla sua ultima dimostrazione di perizia e buon senso.Le regole stradali non servono solo a non fare cazzate in proprio, ma anche e soprattutto a non farsi coinvolgere nelle cazzate altrui. Se Ceratti e’ ancora vivo, forse e’ perche’ sulle strade ci sono anche persone che conoscono bene i propri Ceratti.
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