da Giorgio Goldoni
Shahar Peer, una tennista israeliana professionista, si è vista negare il visto d’ingresso a Dubai, per i campionati di tennis locali. La tennista fa parte della Associazione Tennistica Femminile Mondiale. La solita scusa è stata che il rifiuto del visto d’ingresso nasceva dalla preoccupazione di proteggere l’incolumità della Peer, data l’ondata imperante di antisemitismo generata dall’azione militare su Gaza. Gli organizzatori temevano anche il boicottaggio degli spettatori locali. Sarebbe stato carino se le colleghe tenniste dell’israeliana si fossero ritirate per protesta: non lo hanno fatto dato che c’erano duemilioni di dollari in palio. Tra gli sponsor dell’avvenimento solo il Wall Street Journal ha ritirato il proprio appoggio e il canale TV Tennis Channel non ha mandato in onda l’avvenimento. E’ così difficile opporsi a queste discriminazioni?
di José Saramago (dal sito: O caderno de Saramago, grazie a Carla Bergamo)
Riconosco che la domanda potrà suonare offensiva a un orecchio delicato. Cos’è? Un semplice privato interpellando un popolo intero, chiedendogli di giustificare l’uso di un voto che, con gaudio di una maggioranza di destra sempre più insolente, ha finito per fare di Berlusconi il signore e padrone assoluto dell’Italia e della coscienza di milioni di italiani? Anche se, voglio dirlo subito, il più offeso sia io. Si, proprio io. Offeso nel mio amore per l’Italia, per la cultura italiana, per la storia italiana, offeso, tra l’altro, nella mia pertinace speranza che l’incubo termini e l’Italia possa riassumere l’esaltante spirito verdiano che fu, durante un tempo, la sua migliore definizione. E che non mi accusino di stare misturando gratuitamente musica e politica, qualsiasi italiano colto e rispettabile sa che ho ragione e perché.Mi è appena giunta la notizia delle dimissioni di Walter Veltroni. Siano benvenute, il suo Partito Democratico è iniziato come una caricatura di partito ed è finito, senza parola né progetto, come un invitato di pietra nella scena politica. Le speranze che avevamo depositato in lui sono state deluse dalla sua indefinizione ideologica e dalla fragilità del suo carattere personale. Veltroni è responsabile, certamente non l’unico, ma nell’attuale congiuntura, il maggiore, per il debilitarsi di una sinistra alla quale si presentòi come il salvatore. Pace alla sua anima.Non tutto é perduto, però. È ciò che ci dicono lo scrittore Andrea Camilleri e il filosofo Paolo Flores d’Arcais in un articolo pubblicato recentemente ne “El País”. C’è lavoro da fare insieme ai milioni di italiani che già hanno perso la pazienza vedendo il loro paese esposto ogni giorno di più al pubblico ludribio. Il piccolo partito di Antonio di Pietro, l’ex magistrato di Mani Pulite, può diventare il revulsivo di cui ha bisogno l’Italia per arrivare a una catarsi collettiva che risvegli all’azione civica della parte migliore della società Italia. È l’ora. Speriamo che lo sia.
da Pino Granata
Credo che una delle chiavi per interpretare le ormai regolari sconfitte della Sinistra sia la sua incapacità di interpretare e prevenire i bisogni della gente. Secondo un sondaggio di Sky tg 24 il 70% degli Italiani è favorevole all’istituzione delle ronde. E’ un bisogno di sentirsi sicuri che non va in nessun modo sottovalutato. Non basta dire un no a priori perchè questo provvedimento è visto come demagogico e perchè voluto dalla Lega. Non ci si può limitare a dire no e lasciare i cittadini al loro destino senza fare nulla per risolvere i loro problemi.
Io invece credo che la politica debba precedere non seguire. I sondaggi lascili a chi li ama. Oppure fai un bel sondaggio sulla pena di morte in questi giorni e vedi come va a finire. (csf)
da Emilio Pierini
Franceschini è il nuovo segretario del PD. Possiamo dunque dire che il partitoè passato dalle mani di chi lo ha portato in uno stato comatoso, alle mani di chiquando Uolter lo portava in stato comatoso, faceva il suo vice. E continuano purea parlare di rinnovamento. Concordo con Peter Gomez (Espresso): “dal PD se ne sono andati i migliori: gli elettori.
da Pietro Tarallo
Caro Claudio, come tu ben saprai c’è una moria di giornali. In particolare i turistici. Tuttoturismo ha chiuso e il direttore Niicoletta Salvatori è a spasso, La redazione rischia il posto di lavoro. Meridiani è tra coloro che son sospesi. Gente Viaggi, di cui tu sei stato direttore, diventa allegato quindicinale di una altra testata dell’Hachette. A Geo hanno buttato fuori il direttore, Fiona Diwan, e il capo redattore, Marco Restelli, ridotto la redazione, azzerato quasi la fogliazione fatta a Milano e implementato la rivista solo con servizi della casa madre. A D di Repubblica hanno tagliato i compensi ai collaboratori del 20%. A Dove e a Style del del 30%. Hanno ripubblicato reportage vecchi di 10 anni, spacciandoli come nuovi, in guide allegate al Corriere della Sera, pagando i fotografi solo il 50% di quanto corrisposto quando avevano commissionato il servizio e ai giornalisti che avevano scritto i pezzi (fa cui ci sono anch’io) nulla. Operazione pirata a cui nessuno è riuscito a porre un alt. Noi free lance siamo carne da macello e non interessiamo a nessuno. Tanto meno al sindacato.
da Vittorio Grondona – Bologna
Il 15 febbraio ho inviato un post per il blog con una mia personale considerazione sull’allora imminente Festival di Sanremo. Sarei curioso di capire perché CSF non l’abbia pubblicato.(…)Ma cosa c’è che non si può dire di Sanremo?
Caro Vittorio, una volta ogni due mesi, in media, scrivo un post di questo genere per rispondere a qualcuno che si chiede come mai non è stato pubblicato un suo bellissimo, interessantissimo, fichissimo intervento. Lo faccio per l’ennesima volta (vi prego, fate un copia e incolla e piazzatelo sul vostro desk).1) questa non è una bacheca, in cui automaticamente viene pubblicato tutto ciò che arriva. Se lo fosse non mi assumerei il gravoso incarico di leggere tutto e adotterei un qualche automatismo.2) io SELEZIONO gli interventi. Cestino automaticamente quelli senza firma o con firma sospetta. Quelli troppo lunghi. Quelli violenti. Quelli volgari. Quelli insignificanti. Quelli ripetitivi. Quelli stupidi. Quelli troppo noiosi.3) i post più lunghi, ma sempre abbastanza vicini alle 500 battute, li leggo. Sono quelli che odio di più perché mi costringono ad un lavoro di editing e di taglio che mi richiede molto lavoro.4) i post che non hanno la scritta PER IL BLOG nell’oggetto finiscono automaticamente nel cestino.5) i post che contengono una formattazione sbagliata mi innervosiscono, ma se si tratta di un lobbista nuovo mi sacrifico e li metto a posto chiedendo al mittente di adeguarsi alle regole che sono state scritte nell’home page. Se dopo un po’ non vedo miglioramenti, anche per loro non c’è che il cestino6) i post pieni colmi di errori e di sciatteria mi pongono di fronte ad un problema di coscienza. Generalmente li correggo però mi chiedo perché dobbiate essere così crudeli nei mie confronti.7) discorso a parte per i contenuti: sto tentando di alzare un po’ il livello del blog, selezionando e scartando. Per questo qualcuno può notare una diminuzione dei suoi interventi. Io credo che un post al giorno possa essere più che sufficiente. Chi ne manda sei al giorno deve sapere che cinque non saranno pubblicati.8) una sola cosa mi fa andare in bestia, anzi due. La prima è la richiesta di spiegazioni. Perché non hai pubblicato il mio splendido post? La seconda deriva dalla prima: non è che sia una censura? non sarà perché non la pensi come me? Quando ricevo mail del genere mi esce il fumo dal naso e medito subito di chiudere il blog. Non c’è bisogno che vi spieghi perché. I vecchi del blog sanno quanti post ho pubblicato di persone che pensavano il contrario di quello che penso io, anche di persone che mi insultavano. Ho ricavato una mia opinione: generalmente chi mi sospetta di farlo è perché al mio posto lo farebbe. Non è il caso di Vittorio, naturalmente.9) questo blog è faticoso. Se vi piace, godetelo. Se non vi piace, non state a perdere tempo. Internet è grande e io non mi offendo. Se avete delle critiche da fare, fatele, ma cercate di tenerle ad alto livello. Fate discorsi di livello generale non guardate troppo al vostro ombelico.10) e veniamo a Vittorio. Negli ultimi cinque mesi sono stati pubblicati una settantina di tuoi post, più di uno ogni due giorni, una media fra le più alte rispetto ai vari lobbisti. Se quel post non è stato pubblicato è perché mi è sembrano banale. Scusa la brutalità ma se chiedi rispondo. (csf)
da Gino Roca
Claudio, me la fai una cortesia? Puoi avvertire quelli del riscaldamento globale che fa un cazzo di freddo regionale?Bella. Me la sono venduta su facebook (csf)
da Massimiliano De Simone, Roma
Vivo cordoglio nella comunità artistica italiana per la morte di Oreste Lionello, esponente di spicco del cabaret nostrano e noto anche per essere il doppiatore di Woody Allen. Aperta la corsa alla successione in quest’ultimo ruolo. In lizza Luca Ward, Vladimir Luxuria e l’On. Capezzone. Il perdente ripiegherà sulla segreteria del PD.
da Vincenzo Rocchino, Genova – Antica Repubblica Marinara
… non troppo intelligente e antipatico (come D’Alema), disposto a contrastare la Pdl senza inciuci (come piacerebbe a D’Alema), disponibile ad ascoltare la base e non strafottente (come D’Alema), capace di rinnovare l’interesse di donne e uomini, giovani e anziane/i, laici e credenti, etero e diversi, per una politica socioeconomica nell’interesse primario del nostro Paese.p.s. a Santi Urso prego di rammentare il “pasticciaccio” che il suo preferito intendeva propinarci in occasione della successione al Quirinale del Presidente Azeglio Ciampi.
da Bruno Stucchi – Cuggiono
A proposito di ronde: ” i contenuti del decreto siano di esclusiva responsabilità del governo”.Qualcuno spieghi al Vecchio Trinariciuto che il presdellarep, secondo la Costitussione, di cui dovrebbe essere custode e garante,non governa né legifera, ma semplicemente vigila. Di due cosa l’una: o il provvedimento è anticostitussionale, e allora non lo deve firmare,oppure non è contro la costitussione e allora lo firma, perinde hac cadaver, senza commenti, che quelli sì, sono anticostitussionali.