da Claudio Urbani, Roma
Dal sito de “La Repubblica”:Niente più manifestazioni davanti ai luoghi di culto. Lo ha deciso il ministro dell’Interno Roberto Maroni sulla scia delle polemiche seguite alla preghiera islamica in piazza Duomo a Milano a conclusione di un’iniziativa di solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza. “Ho preparato una direttiva che verrà inviata a tutti i prefetti affinché fatti come quelli avvenuti davanti al Duomo di Milano non abbiano a ripetersi”. La preghiera pubblica quindi è bandita come fatto turbativo: Piazza S.Pietro sarà presto off-limit?
da Pino Granata
Vorrei complimentarmi con Valeria Gandus, nome noto ai forumisti , per la bella intervista con Enrico Rava. Bello questo ricordare Miles Davis, Chet Baker e poi giovani talenti come Bollani e Petrella. Si parla sempre così poco di Jazz. E Rava è veramente uno dei migliori musicisti italiani in circolazione. Per la cronaca è su Panorama n 5 pag. 134.
da Rita Rosati
Pur stimando molto la Annunziata e Santoro ritengo che a volte, chissà per quale squilibrato motivo, si comportino come prime donne. E in una trasmissione due prime donne finiscono sempre per litigare.
CAMPANIA: LONARDO, PER CAPODICHINO PRESTO INCONTRO CON CAI (ASCA) – Napoli, 22 gen – Nel corso dei lavori consiliari, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Sandra Lonardo ha reso noto di aver ricevuto una comunicazione del dottore Guido Improta, in rappresentanza dell’amministratore delegato della Compagnia Aerea Italiana, Claudio Sabelli Fioretti, attravero la quale la Cai ha espresso l’intenzione di incontrare una delegazione del Consiglio e della Giunta regionale campana per ”discutere le problematiche della nuova Alitalia in riferimento all’aeroporto di Capodichino”Nel corso dei lavori consiliari, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Sandra Lonardo ha reso noto di aver ricevuto una comunicazione del dottore Guido Improta in rappresentanza dell’amministratore delegato della Compagnia Aerea Italiana, Claudio Sabelli Fioretti, attravero la quale la Cai ha espresso l’intenzione di incontrare una delegazione del Consiglio e della Giunta regionale campana per discutere le problematiche della nuova Alitalia in riferimento all’aeroporto di Capodichino.
Ebbene sì, ho mandato il dottor Guido Improta in mia rappresentanza a parlare con la signora Sandra Lonardo in Mastella per dire che vorrei farla finita ma non ne ho cavato un ragno dal buco (csf)
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Ma Granata è appena cascato dal kakaro?…bella quella “deve pagare la Stato” riferita allo stupratore clandestino! Si perchè, se si cerca di mettere un freno ai clandestini con leggi severe, (tipo: contratto di lavoro, poi entri) si è razzisti….se poi succedono, non da adesso, queste cose, deve pagare lo Stato! Ma perchè non date “carta bianca” alla Lega invece di optare al buonismo ad oltranza!
da Dan Galvano, Basilea
Caro Grondona, io non credo affatto di aver subito “uno squilibrato orientamento mediatico imposto”. Se dopo 20 giorni di guerra, arriva una puntata come quella dell’altra settimana, beh, direi che l’approfondimento giornalistico ha fallito. E dico tutto questo senza negare l’evidenza che l’Annunziata ha fatto male ad alzarsi e ad andar via. E senza negare che anche l’uccisione di un solo bambino è uno scempio ingiustificabile. Io sto tutta la vita dalla parte di Santoro, ma secondo me sto giro gli è riuscito male.
da Valeria CarellaIo non credo che essere bravi giornalisti voglia dire essere umanamente asettici, e che i bravi conduttori di una trasmissione di (ottimo, per quanto mi riguarda) giornalismo televisivo per contratto debbano non avere un’idea propria. Facile gioco quello di alludere a un Santoro sbilanciato a favore dei palestinesi, perché – signora mia – a sinistra si portano tanto. Io ho visto una trasmissione che ha scelto di bandire la retorica e che ha voluto farci ascoltare persone coinvolte anche sentimentalmente – e pure questo vale sull’altare della credibilità – alle sofferenze dei palestinesi come a quelle degli israeliani (e mi riferisco dapprima alle ospiti in studio: due giornaliste, due donne, una palestinese e l’altra israeliana); i reportage invece – trattandosi di una trasmissione di approfondimento giornalistico e non di analisi storiografica – non poteveno che raccontare la mattanza dei palestinesi, perché adesso è questo quello che accade. Oggi come ai tempi dei rastrellamenti in Kosovo, ottimo Santoro a trattare questioni scottanti, che latitano nelle trasmissioni di prima serata. La Annunziata ha detto e ridetto la propria, dissociandosi a più riprese, col piglio/cipiglio che aveva ai tempi in cui faceva la presidente della Rai. Chissà, forse è da quella esperienza che ha tratto l’abilità delle uscite teatrali e a favore di telecamere.
Caro Roberto, non ho nulla in contrario agli stereotipi, perchè comunque racchiudono grandi verità. Cio’ contro cui mi scaglio è il constatare che ancora oggi (ripeto, 2009) non si vada oltre. Mi trovo costantemente a contatto con gente che viaggia e che parla minimo due/tre lingue, ma nonostante lo scambio culturale, noto che spesso si rimane fermi al palo. E se questo succede con chi è a contatto con diverse genti, figuriamoci come possa cambiare visione il popolo bue che si sorbisce ‘ste cose alla tv. Potevo capirlo 50 anni fa, ora un po’ meno.
da Bruno Stucchi – Cuggiono
Caro Granata, le distanze di Malpensa non sono uguali per tutti. Per esempio, io ci arrivo, dalla porta di casa al T1 in meno di 14 minuti, cronometrati. Per Linate (77 km) non ci metto mai meno di 90 minuti, tangenziali permettendo.Ma, lo sai che da aprile dello scorso anno c’e’ una nuova superstrada che collega la A4 a Malpensa? Pensa che anche qualchetassista (tutto dire!) se ne e’ accorto (quelli di nuova generazione, i meno fossili).E poi, a chi serve Linate? Ai portaborse, ai giornalisti randagi, ai corruttori, agli industrialotti in cerca di commesse statali,ai commessi viaggiatori, a qualche parlamentare e affini. Meglio chiuderlo, la morale della politica italiana ci guadagnerebbe.
Mica male questa teoria: Linate per i corruttori, Malpensa per gli onesti (csf)
E’ sconcertante come su un argomento come il razzismo, fatto così vergognoso e doloroso per il genere umano, ci possa essere tale confusione e superficialità. Prendere le impronte digitali non è razzismo, ma lo è prenderle a gruppi selezionadoli per religione, etnie o colore della pelle. Non credo sia così difficile capirlo e indignarsi.