da Isabella Guarini
Caro CSF. ma diciamoci la verità. I tempi sono quelli della rapida obsolescenza di tutto. Anche i blog, appena nati, si modificano pur assumendo una legittimità ancora senza regole. Non vado oltre perché non è mio mestiere analizzare le dinamiche della comunicazione, ma intuisco che i blog sono il futuro per la loro flessibilità e adattamento al cambiamento. Non riesco più a seguire alcuni giornalisti che si specializzano in determinati settori, fino ad assumere rigide sembianze oracolari, Penso che CSF, non per piaggeria, sia il prototipo del giornalista “free”, ma affidabile. Lo abbiamo messo alla prova!
da Giorgio Goldoni
Ogni anno festeggio in privato la data del 18 aprile 1948, giornofausto in cui l’Italia trovò la sua definitiva collocazione tra ledemocrazie occidentali, con la sconfitta elettorale del Fronte Popolaredi Togliatti e Nenni, cioè dei comunisti e socialisti.Propongo di sostituire per il futuro la celebrazione del 25 aprile conquella del 18 aprile(…)
da Alberto Arienti
Non firmerò assolutamente per il referendum contro la legge elettorale, nonperchè mi piaccia (sappiamo tutti che fa schifo) ma per non “restituiredecenza” ad un partito (AN) che prima approva la legge-trappola sperando divinvere grazie ad essa, e poi la vuole abrogare rifacendosi una verginità.Ma gli italiani sono tutti scemi? Già un po’ di anni fa, AN sponsorizzò ilreferendum contro il finanziamento dei partiti promettendo di non incassarequei soldi…
da Silvia Palombi
Edna cara perché aspettare l’effetto mutageno di quel che mangiamo, respiriamo e beviamo? Ci vorranno anni e la tua proposta invece mi piace. Simulando un’omosessualità che non ci appartiene ci sposiamo subito in Spagna e lì, siccome è la stagione giusta, facciamo il viaggio di nozze che ci spetta e prendiamo confidenza; tornate in patria mettiamo su una bella casa grande con la terrazza (io andrei al mare, te lo dico subito) e ci abbandoniamo a una sfrenata attività etero protette dal matrimonio omo.
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Ormai molti italiani non ci dormono la notte. e per le strade, nei bar e sugli autobus non si parla d’altro: il neonato Partito Democratico deve o meno aderire al Partito Socialista Europeo? L’argomento è talmente appassionante che sui luoghi di lavoro ha addirittura soppiantato il campionato di calcio (…)
da Gianni Guasto, Bogliasco (GE)
Nella piazza XXVI Aprile, a Bogliasco, é stata rimossa la targa checommemorava la liberazione del piccolo centro rivierasco“dall’oppressione tedesca”, ed é stata sostituita con un’altra checommemora la liberazione “dall’oppressione nazi-fascista”. L’evento éstato celebrato con una manifestazione di amicizia nei confronti delpopolo tedesco. Questo per dire che le revisioni storiche non sonosempre al servizio dell’opportunismo revanchista o peloso, ma,qualche volta, anche al servizio della civiltà.
da Oreste Tappi, Roma
…grazie (suo malgrado) al sig. De Franco, al prof. De Mauro e ad un suo oscuro allievo, nel modo che quest’ultimo sospettava (teste il gran cestinatore csf): la neo-lingua era il siciliano (De Mauro: “sconoscere = CO disconoscere, non voler riconoscere. RE sicil., ignorare, non sapere”).
da Perypezye Urbane
Ciao a tutti!In sole due settimane si è riusciti ad allineare Milano alle altre città del mondo e ad organizzare anche qui la giornata mondiale della danza, istituita nel 1982 dall’UNESCO per festeggiare la danza nel mondo. Questo grazie agli sforzi di compagnie, associazioni, coreografi, singoli danzatori e danzatrici che hanno messo a disposizione gratuitamente il loro lavoro. Grazie anche al Comune di Milano, settore Cultura e settore Tempo Libero, per la promozione dell’evento.
Perypezye Urbane partecipa a questa giornata aprendo le porte dello Studio28, DOMENICA 29 APRILE, dalle 17.00 alle 19.00, e proponendo tre performance:17.00 – Estratto da Possibili Mosse Assimilabili, di Giuseppe Esposito18.00 – Solo, di Marta Ciappina18.30 – Superimpose, di Giovanni Sabelli Fioretti
L’ingresso è libero.
Per informazioni sull’evento a Milano, www.milanodanza.org
Per chi non partecipasse all’iniziativa ancora più popolare del PONTE del PRIMO MAGGIO, e restasse quindi a Milano, perchè no, potrebbe venire a trovarci!
Vi lasciamo con il messaggio che ogni anno viene scritto da un esponente mondiale della danza, quest’anno è di Sasha Waltz:
Si danza ai compleanni, ai matrimoni, nelle strade, nei salotti, sul palcoscenico, dietro le quinte. Per comunicare gioia e dolore, come rituale, per vivere esperienze estreme.La danza è un linguaggio universale: ambasciatrice per un mondo in pace, per l’eguaglianza, la tolleranza e la compassione.La danza insegna la sensibilità, la consapevolezza, la percezione del momento.La danza è manifestazione di vita. La danza è trasformazione. La danza è espressione dell’anima. La danza dà al corpo una dimensione spirituale.La danza ci dà la possibilità di sentire il nostro corpo, di innalzarci, di andare oltre, di diventare un altro corpo.La danza è partecipare attivamente alla vibrazione dell’universo. Capito obesi che non siete altro? Volete sì o no partecipare attivamente alla vibrazione dell’universo? (csf)
da Dan Galvano, Basilea
Michele Salvati sul Corriere stamattina a proposito delle differenze tra i francesi e noi: “Naturalmente le élite, gli economisti e gli intellettuali francesi si lamentano, e i timori di «declino» ai quali periodicamente danno voce non sono secondi a quelli italiani. Ma si lamentano a partire da obiettivi assai diversi dai nostri. Noi abbiamo paura di sprofondare ancora nelle graduatorie di benessere, produttività, efficienza istituzionale che ci relegano ai livelli più bassi tra i grandi Paesi europei. Loro temono di non essere all’altezza di un ideale di primato, di grandeur, che noi non ci siamo mai posti”. L’ultima frase trasuda di una verità amara e illuminante.
da Domenico De Franco
Esimio Prof. Tappi, è con la stessa deferenza con la quale mi rivolgevo al preside del liceo, che mi permetto di farle notare, a proposito dell’annosa querelle sui significati del verbo “sconoscere”, che sia il Devoto-Oli che il De Mauro riportano anche il significato di “ignorare”. Orgoglioso di aver portato un mio umile contributo a un dibattito così accademico, porgo i miei ossequiosi saluti.
Ancora? Ma la vogliamo finire? (csf)