SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra (grazie a Paola Bensi)
Fervono i preparativi per il Family Day, che poi sarebbe il Giorno della Famiglia, ma per vendere i diritti televisivi all’estero ha dovuto adeguarsi, sul modello della Coppa dei Campioni ribattezzata Champion’s League. Il numero dei partecipanti si preannuncia imponente, soprattutto grazie al contributo di parecchi politici del centrodestra che porteranno in piazza almeno due o tre famiglie. Si temono tafferugli per la conquista della testa del corteo: il Coordinamento delle Seconde Mogli ha fatto sapere di non potere accettare una posizione defilata, ma dovrà vedersela con l’Unione di Primo Letto, potentissima lobby che sfila sventolando testamenti, rogiti e carte da bollo. La questione sarà probabilmente risolta facendo aprire il corteo da un cordone di parroci, che non avendo famiglia sono i più indicati per mantenere la calma. CONTINUA…
da Paolo Beretta
Mi spiace di aver frainteso, Sig. Pedna, ma un post come il suo, piovuto tra l’altro nel bel mezzo di una diatriba lessicale, poteva dare adito a qualche fraintendimento. Detto questo, lei dice che Masri dovrebbe avere dubbi perchè uomo di mondo (anche se non credo abbia fatto il militare a Cuneo), ma io non vedo nelle affermazioni di Masri un atteggiamento fondamentalista: più di una volta ha criticato sia l’Occidente che l’Islam estremisti. Con tutta la buona volontà, comunque, mi riesce difficile difendere qualcuno che, oltre ad aver preso a scarpate sui denti praticamente tutto il Medio Oriente, si lamenta pure se questo, un bel momento, si gira indietro e restituisce.
da Mauro Mauri
X Silvia Palombi: un paio di volte, forse perché ti esprimevi su questioni che ancora non ti toccano direttamente, come il rapporto tra mondo occidentale e mondo musulmano, ho constatato la tua estrema correttezza politica, mentre ora che la faccenda ti tocca di persona, o meglio, tocca tuo padre, hai molte ragioni ma le esprimi in modo quasi becero. Dalla serie: nel loro piccolo anche le formiche si incazzano. Infine una domanda: venderesti la casa di Chinatown per trasferire il babbo in Via Jenner, nella palazzina sopra la moschea? Ti assicuro che ci sono appartamenti vuoti a quasi la metà rispetto a quelli di appartamenti analoghi, sempre in zona.
dall’avv. Lina Arena
Leggo sui giornali di sinistra bene informati che il libercolo scritto da D’Alema sul viaggio a Mosca nel 1984 con Berlinguer e Pertini per assistere ai funerali di Andropov è stato trasformato in una piece teatrale costituita da un monologo con violinista accanto e voce di Berlinguer fuori campo. Ho letto il testo di D’Alema e non credo sia di gran pregio al di fuori della natura di testimonianza storica.Mi incuriosisce cogliere il pregio drammaturgico del testo e l’interesse delle platee a seguire le vicende di un piccolo capo partito vissuto all’ombra di chi aveva mentito e sapeva di mentire.Ascanio Celestini, poi, definito con l’aura del ” realismo magico” ha già trasportato la lotta di classe sulle tavole dei palcoscenici e farà cantare in coro ai giovani di leva comunista la classica ” bandiera rossa”.Cosa vogliamo ancora per avviarci sulla strada di un comunismo da balera?
Dear Arienti, visto che un pochino -pochino, minga tropp- faccio il giornalista, scrivendo quasi esclusivamente su questioni interreligiose ed asiatiche, ti garantisco che appena l’ho ritenuto opportuno ho sempre espresso le mie critiche agli USA, sempre circostanziate, sempre con i modi soft che mi contraddistinguono. Confesso anche di averla adorata, l’America, negli anni ottanta. Arrivai al punto da mettere la foto di Ronald Reagan in casa, precisamente sull’asse del cesso: ispirava.
da Marco Papi
Prima di tutto bisogna dimostrare che questo documento fu inoltrato al responsabile CIA di Parigi. Poi bisogna dimostrare che questi l`ha inoltrato a Langley. Poi bisogna dimostrare che il documento fu inoltrato a Washington, e infine a Bush. Ma anche se fosse, quanti di questi documenti, prima dell`11 Settembre, venivano visionati dalle autorita` competenti? Vi ricordate, poco dopo l`11 Settembre, quando si parlava di attacchi alle risorse idriche, di dirty bombs nei malls, di attentati alle centrali nucleari? Ora, se domani viene attaccata una centrale nucleare in Texas, bisogna presumere che siccome il governo sapeva e` un complotto? Quello che dimostra il documento e` che l`apparato di sicurezza americano non era efficiente nel prevenire pericoli, tutto qua, ma quale complotto. E poi che vuol dire “otto mesi per preparare la scena”? Vorrebbe dire che Bush, per ordire il suo tremendo complotto, aveva bisogno di un documento francese per prendere l`idea? Neanche un po` di fantasia per scriversi un complotto tutto suo?
da Vittorio Grondona – Bologna
Parla per il 90% del tempo ed ogni cinque secondi dice lasciatemi finire… Non fa discorsi demagogici, lui… Nella sua testa manca proprio del tutto il senso della misura. Quel che è peggio dice convinto delle grosse cavolate sul lavoro (degli altri)… Su quello poi che a ruota libera blatera sulle pensioni è meglio non parlarne. Non è compito della politica il benessere degli operai. Ma va! Per lui infatti gli stipendi bassi sono un problema riservato agli imprenditori ed ai sindacati… Che il buon senso ci salvi in futuro dai casini del grande centro! A volte mi domando come abbia fatto CSF a reggere un’intervista con un tipo così sgodevole.
da Egidio Morretti
I rischi di morte sembrano legati a variabili locali. Morire contro un albero è difficile, in Iraq.
da Isabella Guarini
In occasione di elezioni, i partiti cambiano etichetta, ma i personaggi sono sempre gli stessi. Per quale motivo dovremmo credere che un PD sia diverso dal PDS o DS, tutti nati dalla diaspora del vecchio PCI?Lo stesso dicasi della diaspora democristiana. La novità è che pezzi dell’uno e dell’altro hanno fatto una unione di fatto, incompatibile con gli schieramenti dei due partiti europei, democristiano e socialista. Ma un seggio nel Parlamento Europeo vale qualsiasi metempsicosi.
da Alessandro Ceratti
Ringrazio il signor De Franchi per la precisione del suo argomentare, che si attaglia perfettamente al senso della mia tesi. E così rispondo. Primo: che i sillogismi non siano il mezzo migliore per analizzare la realtà economica va da sé. Secondo: non importa quali siano i “mestieri umili”. Una volta era il falegname, adesso è il maestro. Prendiamone atto. Ciò che conta è che non tutti i mestieri sono ugualmente gradevoli e soltanto chi è povero può decidere di adattarsi a svolgere quelli sgradevoli (in particolare se non ben retribuiti). E i mestieri sgradevoli sono troppo numerosi perché essi possano essere retribuiti lautamente.