da Gianluca Freda
Dice Ceratti che poiché l’occidente non riesce a impedire ai popoli del Sud del mondo di morire di fame, allora è giusto consentire alla Novartis di farli crepare anche di malattia. Il ragionamento, oltre che immorale e illogico, è anche monco. Infatti non considera la matrice comune dei due problemi: il modo di produzione capitalista, che consente alla Novartis di mettere i profitti davanti alla salute, è lo stesso che ha imposto al Sud del mondo sistemi di coltivazione fondati sul monopolio della proprietà della terra unito alla forma di produzione della piantagione, con manodopera schiava. E’ questa la causa dei milioni di morti per fame, che potranno essere salvati solo da un nuovo modo di pensare (un modo ETICAMENTE COERENTE) non dalla carità pelosa degli stessi affamatori.
da Pier Franco Schiavone
Il mito della verginità della Madonna, deriva da un’interpretazione letterale della Bibbia e fu affermata autorevolmente prima da Costantino (l’umanità della Madonna, al contrario, avrebbe giustificato le tesi Ariane) e poi da Paolo IV nella seconda metà del 1500. Il dogma dell’Immacolata Concezione invece fu espresso nell’800 da Pio IX. Scrivere dunque, in negativo, che i Musulmani credono ancora alla lettera del Corano, di cui peraltro esistono mille interpretazioni, suona strano detto da chi crede alle parole degli imperatori, alle Tesi dei Concili, spesso in passato decisi con le armi, e ai dogmi, cioè alle opinioni espresse dai Papi. Gesù si definiva Figlio dell’Uomo, mai infallibile. Forse un ritorno ai Vangeli, anche ad alcuni di quelli apocrifi come il Vangelo di Tommaso, farebbe bene ai Cattolici.
da Carla Bergamo
Dopo la visita di Bush, ieri è stata la volta di Prodi. Entrambi in Brasile per parlare di biocombustibili. Mi sono letta un articolo di George Monbiot sul The Guardian di oggi, che denuncia i pericoli dell’espansione delle coltivazioni di piante per i biocombustibili (canna da zucchero, olio di palma) nei paesi più poveri, generando in un prossimo futuro la competizione automobile-essere umano (alimentiamo uno o l’altro?)…Esiste un’organizzazione, la Biofuel Watch, che informa su tutto quello che sta succedendo, e volendo si può firmare una petizione per fermare l’avanzata del biocombustibile. In Italiano:http://www.biofuelwatch.org.uk/2007Jan31-openletterbiofuels-italian.pdf
da Gianni Guasto
A chi se non a lui? Firmiamo la petizione. http://www.petitiononline.com/ginostra/petition.html
da Alessandro Ceratti
Scusi signor Tappi, tanto per domandare, lei dove ha imparato questa cosa che dice su Livio? Non è che magari, magari anche duecent’anni fa, qualche monsignore se lo è andato a rileggere e ha notato la circostanza che poi ha inserito in qualche suo testo? Oppure lei stesso è andato a studiare il testo latino e ora ci illustra le sue considerazioni?
da Rosa Orti – Roma
Le analisi che annualmente devo fare per prevenzione quest’anno mi costano 275 euro, sono 4 fogli rossi e solo quelli costano 10 euro l’uno. La mia riflessione (e incazzatura) è quanti e chi può permettersi un salasso del genere e perchè la sinistra ha preferito tassare questo cose indispensabili invece dei Suv. Non mi consola immaginare che la destra avrebbe fatto di peggio, perchè dalla sinistra, ebbene si, mi aspettavo di meglio.
Cara Rosa, solo una precisazione: a Roma i foglietti rossi costano 10 euro l’uno per via del piano di rimborso dei debiti della sanità accumulati dalla gestione Storace, durante la quale le ASL nemmeno prensentavano i bilanci.
Caro Brighenti, fuori i nomi delle 10-15 “firme eccellenti”. E guardi bene di includermicivi.
da Pino Cordoso, Padova
Esatto Ceratti, noi occidentali pretendiamo proprio questo: ” L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.”
da Muin Masri
Nessuno può comprendere la libertà meglio di chi è stato bendato e rinchiuso, nessuno ama la vita più di chi ha visto la morte danzare davanti ai propri occhi. Se fossi Daniele Mastrogiacomo prenderei il primo volo e ritornerei a Kabul, un po’ per dispetto a certi politici, un po’ per rispetto a Gino Strada e soprattutto per solidarietà a chi ha scambiato la sua pelle con la mia. Pensaci Egregio Direttore, la prima pagina di Repubblica dedicata a Kabul finché Rahmatullah Hanefi non verrà rilasciato. Non è una favola, ma una dimostrazione d’amore in tempo di guerra.
da Paolo Beretta
A parte il fatto che già il post di Freda contiene più di una considerazione valida, il fatto stesso di imporre delle tasse per finanziare la gestione del bene comune è un togliere forzatamente ad un privato per il pubblico. Posso accettare di rimborsare una multinazionale per le spese sostenute nella ricerca di un medicinale, ma non che la stessa ne rifiuti la cessione. Se l’autostrada deve passare il terreno si espropria, certo pagando un risarcimento, ma non è previsto che la cessione stessa sia facoltativa. Qui, poi, non si parla di viabilità, ma della pelle della gente. A me tutto sembra cristallino.