da Paolo Beretta
Trovo quantomeno singolari un paio di affermazioni fatte finora sull’essere ebreo. Prima Caleca ci dice che si è ebrei “perché ci si identifica con una storia e con un popolo, partendo da un fatto assolutamente casuale: essere nati in una famiglia che la pensa così”, poi Ceratti (cavolo, ci vuole tanto a scrivere correttamente il mio nome ?) ci racconta che “Uno ebreo ci nasce, e non ci può diventare”. Ma dove ? Ma chi l’ha detto ? L’ebraismo è una religione, punto. Mi sembra che ci siano anche convertiti che hanno tutto il titolo per chiamarsi ebrei. Il fatto che ce ne siano pochi è perché la religione ebraica non prevede attività di proselitismo, ma lasciamo perdere l’equazione nato in famiglia ebraica uguale ebreo, altrimenti rischiamo ancora di parlare di razza ebraica. L’ebraismo, come il cattolicesimo o l’islam, non è né razza né stirpe. Preferisco definirla una civiltà, una cultura, una fede. E non ci si deve per forza nascere.
da Piero D’agostino, Napoli
…dal greco pur = fuoco e chiaché= bocca…bocca di fuoco, in una parola. Nonostante l’aulicità del termine, non mi sento rassicurato dal fatto che quelli parlano delle stesse cose di cui parliamo noi…anche Bossi nel suo piccolo…
Il dibbbattito su questo blog si è fatto profondo da quando Time ci ha nominato personaggi dell’anno (csf)
da Gianluca Freda
Dice Ceratti che il mio preferire Ahmadinejad a Prodi gli sembra roboante. In effetti lo è. Però, sul serio, pensateci: quanto paghereste per avere un presidente che non tartassa e impoverisce il suo paese per soddisfare gli interessi della BCE? Un presidente che è ancora unito al suo popolo da una parvenza di sentire comune? Che osa sfidare, con coraggio, stati criminali e strapieni di armi di distruzione di massa (Israele e gli USA) anziché fargli da tappetino? Si aggiunga che ha dato agli europei la possibilità di discutere senza censure della deportazione nazista, un tema su cui, in Europa, ogni discussione è bollata come “negazione” e comporta la condanna al carcere. Ne sanno qualcosa studiosi come David Irving, Ernst Zundel, Germar Rudolf, Robert Faurisson e tanti altri, tutti condannati al carcere per aver fatto il loro mestiere di storici. Sarò roboante, ma continuo a preferire Ahmadinejad. Anche se non è certo strano che chi crede agli sbarchi sulla luna riesca a credere perfino in Prodi.
Gianluca, diciamo che hai pestato una cacca e piantiamola lì (csf)
da Michele Lo Chirco, Cinisi
Caro signor Dani, in realtà credo che Travaglio conosca bene il significato della parola in questione. Semplicemente, ha voluto ironizzare sulla sua ignoranza soltanto per rimarcare il livello della conversazione tra i due tizi intercettati. Anche se non capisco perchè ci si scandalizza se le persone intercettate non parlano tra di loro di Wittgenstein, di rapporto deficit/pil o dell’ultimo film di Antonioni, ma parlano delle stesse cose di cui parliamo noi con i nostri amici: e come noi, si infilano le dita su per il naso, e scoreggiano allegramente, come già scrisse il poeta: Per l’argine sinistro volta dienno; / ma prima avea ciascun la lingua stretta / coi denti, verso lor duca, per cenno; /ed elli avea del cul fatto trombetta»
da Pier Franco Schiavone
Infatti anche al Nord del Sud, in Molise, si dice Pucchiacca (non Pucchiacchia), ma anche A Tepan, A Tapenell, A Pescia, A Cos, A Prun, A Scrett, A Gnocc (come al Nord), A Pizz, A Fess, A sor. Per questo Sua Maestà del Cavolo ha usato quel termine, noblesse oblige. In fondo, cosa vuoi Dani, Travaglio è un plebeo del Granducato.
(ANSA) – NEW YORK, 17 DIC – I cittadini della democrazia digitale sono la ‘persona dell’anno 2006’ secondo il settimanale americano Time. La testata spiega che ‘Persona dell’anno’ ‘tutte le persone che hanno partecipato all’esplosione della democrazia digitale’ usando Internet per diffondere parole, immagini e video. ‘Se scegli un individuo, devi motivare la tua decisione; se scegli milioni di persone non deve fornire motivazioni’, ha detto l’Ad Richard Stengel.
.“PESCETTI CONGELATI ED ALTRE OPERE”GIAMPAOLO OSELEesponenella ” Teza del Pici “martedì 2 e mercoledì 3 gennaio 200710.30 – 16.30LAVARONE – Trentino –PASCOLI DEL TABLATai coraggiosi che arriveranno con le ” ciaspole ” con gli sci o camminando sulla neve verrà offerto un bicchiere di vin brulè
da Alessio Dani, Firenze
Caro Marco Travaglio, giovedì serà ti ho seguito durante l’ultima puntata, per questo 2006, dell’Anno Zero di Michele Santoro e mentre leggevi un passo di una conversazione telefonica intercettata tra un politico e un dirigente rai (così mi sembra di ricordare) hai confessato candidamente di non sapere cosa fosse la “pucchiacchia”. La cosa mi ha fatto morire dal ridere e ho pensato fra me ” Vedi, è proprio un bravo giornalista ma deve passare molto tempo a scrivere e poco a guardare le donne…” Ormai il buon Santoro, da meridionale come è, ti avrà spiegato il significato di quel termine oscuro che credo abbia origini pugliesi. Da uno scrupoloso come te non immaginavo la tua ignoranza per un termine che pure io, toscano, conosco.
da Giulio Bulgarelli, Correggio
Sarei proprio curioso di sapere il nome dell’autore del malandrino comma relativo alla prescrizione dei reati contabili. Non pare assimilabile a segreto di Stato, e sarà dunque possibile lo smascheramento ed il successivo sputtanamento. Però attenzione: fosse un senatore si prospetterebbe un altro perniciosissimo salto della quaglia. PRUDENZA, PRUDENZA…
da Vittorio Grondona – Bologna
Ecco il Giudizio Universale secondo l’on. Pier Ferdinando Casini: perdono e Paradiso per gli amici e condanna all’inferno per tutti gli altri. Mi auguro che la Madonna di San Luca non gli dia retta e che invece gli tiri le orecchie…