da Mauro Mauri
Seconda puntata (o terza?) del viaggio di Mauro in Iran.
Dossier numero tre23 settembre 2006
Salita mattiniera a Paolo Noci con lettura di Maugham. Lavoro su computer. Pranzo con Gianantonio Stella. Lunga chiacchierata sui significati della presenza di Oriana Fallaci nel panorama giornalistico italiano. Domanda: si può dire che sulla predetta sono state scritte un’incredibile quantità di cazzate? Risposta: secondo me sì. Pomeriggio a Rinella con conferenza di Gianantonio sul suo libro L’orda (quando gli albanesi eravamo noi). Presente anche Luigi Randazzo, il salvatore dell’Ulivo, l’uomo che vincendo il seggio australiano per gli italiani all’estero ha tranquillizzato Prodi e affondato Berlusconi. Randazzo è originario di Rinella. Cena a base di caponi alla griglia. Giampaolo si prepara spiritualmente al volo in parapendio con partenza dalla cima del monte. Io alla traversata da Lingua a Rinella a piedi. Metto a posto i giornali. Quello di ieri dice che un marocchino ha violentato una dodicenne. Quello di oggi dice che non è vero niente. Come la mettiamo con tutti i commenti razzisti di ieri? Sui giornali di oggi c’è la stroia di Piergiorgio Welby, che ha scritto a Napolitano rivendicando il suo diritto all’eutanasia. Welby era un assiduo e simpatico frequentatore del nostro blog. Poi, tre anni fa, aveva smesso di partecipare, costretto all’immobilità dalla sua tremenda malattia. Fa impressione rileggere oggi i suoi tantissimi post (se volete farlo usate la ricerca qui a sinistra digitando Welby). Aveva scritto il 4 dicembre 2001: “Non ci dobbiamo scontrare su come, quando e chi debba “staccare” la spina…bisogna che la scienza si domandi, al momento giusto, se sia lecito “attaccare” o meno quella spina”. (csf)
da Claudio Urbani
Bene, questo rende automaticamente nulla la necessità del Ponte comeguadagno di tempo: solo per attraversare frontiera, controllo passaportie visti il tempo di transito diventerebbe il triplo!
da Gianni Guasto
Con la la sua facies amimica, l’ambasciatore bielorusso (quello che, se potesse, farebbe invadere la mite cittadina di Cogoleto dalle sue teste di cuoio, alla ricerca della bambina “rapita”) sarebbe l’attore ideale per interpretare la parte dell’orco, in una favola dei fratelli Grimm; magari, volendo farne una versione ancora più sadomaso, lo si potrebbe vestire come Dirk Bogarde nell’ultima scena del “Portiere di Notte”. Quelli come lui, alla fine della favola, finiscono sempre dentro qualche pentolone bollente, o nel forno, come la strega di Hansel e Gretel.
Appena sbarcati all’aereoporto di Teheran, io mia moglie e l’amico iraniano che ci ha invitati nella sua terra natia siamo stati aggrediti da una quarantina di facinorosi, tutti suoi parenti, armati di pasticcini e fiori: abbiamo dovuto difenderci ad abbracci e morsi (di pasticcini).Qua la realta’ non e’ minimamente quella che si e’ erroneamente incarnata nell’immaginario collettivo italiano: la gente e’ davvero cordiale, in modo inimmaginabile, senza eccessi e soprattutto senza la mielosa ed un po’ falsa gentilezza esistente in altri paesi, gentilezza spesso atta a celare altri obiettivi, sopratutto economici, come il portare i turisti in negozi dove prenderanno forti commissioni sugli acquisti. E’ quasi imbarazzante stringere amicizie con un iraniano: ti circonda d’attenzione inimmaginabile, pare che qui vi sia il culto dell’ospitalita’.Questione femminile: e’ il paese in cui ho visto le donne piu’ emancipate, anche se sono obligate a portare il velo (il chador e’ una scelta) ti guardano diritte negli occhi, senza imbarazzi. Ditemi voi in quale nazione succede che in una pizzeria o locale pubblico vi siano piu’ donne che uomini.Le localita’ storiche da visitare sono fin troppe: da Persepoli, citta’ fondata da Darius il Grande e distrutta da Iskander (Alessandro) a stupendi castelli scampati a pesanti terremoti, vecchi bazar, caravan serai dismessi o trasformati in alberghi e stupende “calidarium” che ora fungono da ristorante.Il loro Presidente non rappresenta minimamente il popolo iraniano, assai simile a noi italiani. Qui nessuno -uomini del Presidente a parte- odia Israele, anzi, paraddossalmente e’ vero l’incontrario, c’e’ una fortissima antipatia, spesso quasi attinta d’odio, verso gli arabi, definiti con disprezzo “tambal” (lazzaroni) e “soos ma hor” (mangialucertole). Costi: bassissimi, sopratutto i trasporti. Rischi: quello di rimandare la partenza.Al mio ritorno narrero’ i dettagli di un ottima esperienza.
PS: quasi dimenticavo un problema: il dover declinare gli inviti che pervengono nonche’ il decidere quale accettare.
da Biagio Coppola Sin da fanciullo ho iniziato ad ad interrogarmi sui dogmi della chiesa, per esempio mi chiedevo perchè se il vangelo dice che ai ricchi è interdetto il regno dei cieli gli stessi vanno in chiesa, professano e sono trattati con deferenza dai prelati. Dubbio dopo dubbio è andata a finire che mi sono allontanato prima dalle istituzioni clericali e poi dalla fede. Oggi mi chiedo perchè i mussulmani pretendono rispetto da tutti quando non ne hanno minimamente, innanzitutto, per le loro donne o per gli “infedeli” che non la pensano come loro. La situazione è seria, credo si prospetti veramente un periodo oscuro anche perchè è difficile da comprendere e trovare una soluzione diplomatica che inculchi concetti e valori democratici e liberali a miliardi di persone che non sono abituati a ragionare a prescindere dall’oppio” religioso?
da Pier Franco Schiavone
Ormai sembra che ci siano due correnti di pensiero: quelli che difendono il cristianesimo e quelli che autolesionisticamente difendono l’Islam. Se s’imbastisce un pensiero diverso si finisce con l’essere fraintesi. Non parlo per me, è un discorso generale. I grandi mutamenti storici, se non avvengono con le rivoluzioni o le guerre, necessitano di tempi lunghi. Durante questi periodi le nazioni si parlano, avvengono fenomeni di contaminazione delle differenti culture e alla fine si arriva ad un consolidamento dei diversi modi di pensare e dei costumi. In risposta a Massimo Mai adesso mi aspetto che qualcuno tiri fuori l’imposizione del cristianesimo dall’alto sin dalle origini, le crociate e poi la cristianizzazione forzata del sudamerica e poi le due grandi guerre calde e la guerra fredda volute dall’occidente e poi il comunismo e poi il colonialismo e poi il nazismo, tutti fenomeni nati dalla mente degli occidentali. Noi abbiamo disegnato col righello, malissimo, i confini all’interno del nostro pianeta e non la spada di Allah. Calma, discutiamo e cerchiamo di non farci coinvolgere in nuove guerre.
da Silvia Palombi
Guasto, per favore, qualunque cosa sia un lépego, qualsiasi turpitudine racchiuda, spiegamelo, non farti scrupoli!
dall’avv. Lina Arena
Sogno per la Sicilia un collegamento diretto con gli USA. Potrebbe diventare la 53° stella della bandiera americana e finalmente godere di libertà e ricchezza. Chissà se il separatismo dalla sinistra Italia si potrà avverare.