da Germano Paciocco
Ho l’impressione che la cricca neocon che guida attualmente gli Stati Uniti non sia animata da uno spirito propriamente illuministico, come sembra pretendere il signor Urso. Insomma, è da quel background che, tra altre amenità di cui (quasi) solo gli americani sono capaci, viene il revival del creazionismo a scapito dell’evoluzionismo.Anche volendo ammettere lo scontro filosofico tra l’occidente portatore di ideali illuministici e l’islam medievale, non mi sembra che ci facciamo lo stesso una bella figura: se l’illuminismo antepone la ragione (anzi, la Ragione) ad ogni cosa, che senso avrebbe avuto andare a molestare a forza di bombe questi maomettani oscurantisti? Non si sarebbe potuto prevedere, magari usando un po’ di Ragione, il bailamme di teste mozzate che ne sarebbe scaturito? Forse con la Ragione si sarebbero potute trovare altre soluzioni, meno cruente e meno pericolose per l’avvenire di noi tutti.
da Claudio Urbani
Sul quotidiano Il Messagero vi è un interssante articolo su Gigi Moncalvo, ex direttore di TelePadania. Attualmente Gigi Moncalvo è stato assunto dalla Rai su indicazione della Lega come capostruttura di Rai 2. Gigi Moncalvo era famoso per le filippiche su Roma Ladrona e gli sprechi dei Palazzi Romani, tema tanto caro alla Lega. Ora Gigi Moncalvo si appresta a condurre il talkshow in sostituzione di Socci. L’articolo denuncia che per il suo studio le ottanta persone del pubblico debbano essere tutte leghiste, provenienti da Luino, paese di origine, guarda caso, del direttore di Rai 2 , Massimo Ferrari anche lui leghista. Naturalmente e gli ottanta leghisti dovranno essere spesati viaggio e soggiorno a spese della Rai, cioè nostre. Ora la Lega si appresta ad ottenere la tanto decantata devolution, cambio della Costituzione, con lo scopo di fermare gli sprechi dei Palazzi Romani e di Roma Ladrona.
da Alessandro Ceratti
Chissà come fa il signor Schiavone a sapere che il signor Nahum è di destra? Mah!
da Peter Freeman
Caro Csf, sulla questione delle prossime (?) elezioni irachene, leggo che Donald Rumsfeld, segretario alla difesa degli Stati Uniti, ha avuto un’idea geniale. Dice il popolare “Rummy” che in Iraq si potrebbe anche decidere di votare soltanto nelle zone tranquille. Filosoficamente, ha aggiunto: “Nulla e’ perfetto nella vita. Se avessimo elezioni solo in quattro quinti del paese non sarebbe un dramma: e’ comunque meglio che non avere elezioni per nulla”.
E’ la vecchia massima del “meglio questo che un calcio in bocca”, che va sempre bene (sempre e comunque). Inoltre, e’ il rovesciamento della vecchia e odiosa pretesa aristocratica di rifilare brioches a chi chiede il pane: in questo caso a chi chiede pane si da’ invece della farina avariata. Pero’ Rummy mi sembra un po’ ottimista: supporre l’esistenza di quattro quinti del territorio iracheno “tranquilli” significa o includere nel computo le pur estese zone del deserto (dove e’ difficile immaginare la presenza di seggi e di file di solerti elettori), o vivere sul pianeta Papalla. Personalmente scelgo la seconda ipotesi. Cio’ detto, quelli del pianete Papalla dobbiamo tenerceli stretti: una volta neutralizzati, impedendogli di far danni in politica, non sono affatto antipatici. Anzi.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Non ricordo negli ultimi 30 anni un periodo nero come questo per l’Italia e il mondo. Ci sono stati periodi di crisi economica e/o politica molto gravi; certi Paesi hanno sicuramente una percezione diversa della congiuntura se raffrontata al passato, penso alla Libia, al Libano, ecc. Tuttavia, oggi, quello che è grave è che non sembra che ci sia, salvo rare eccezioni, una classe politica internazionale in grado di risolvere i problemi. Bush-Blair-Berlusconi e Putin sono inadeguati e pericolosi. L’entourage del primo sta lucidamente portando il mondo in un baratro, il secondo è un servo interessato solo a preservare il primato della City, il terzo non conta nulla ma è disposto a tutto per contare, il quarto, ex 007 di quell’associazione a delinquere che era il KGB, ha trovato un posto d’oro. Se non avviene al più presto un ricambio delle classi dirigenti temo per il nostro futuro.
Considerare il martire-suicida come puro strumento bellico mi sembra decisamente improprio, e tutto sommato non lo fa neppure lei, signor Urso. In ogni caso rimarrebbe comunque di gran lunga inferiore ai cacciabombardieri o anche semplicemente ai carroarmati. Se poi la fede medioevale, se il modo di concepire il mondo di Bin Laden è un atout così decisivo rispetto al pensiero illuminista, e fornisce a queste persone una tale superiorità, allora, signor Urso, si affretti a convertirsi. Evidentemente hanno ragione.
“Polpette” di Gene Gnocchi (dal Corriere della Sera di oggi)
10 Dopo aver commesso un reato in Abruzzo, per farla franca è sufficiente varcare in auto il confine col Molise.9 Il titolo di miss Padania dà diritto a un posto da senatore a vita.8 I governatori delle Regioni possono dire messa.7 I titoli scolastici conseguiti nelle diverse zone d’Italia conservano valore legale, ma una licenza media ottenuta nel Varesotto equivale a una laurea in Storia Medievale all’Università di Reggio Calabria.6 Grazie a un emendamento voluto dall’Udc, il principio di sussidiarietà fiscale viene così ridefinito: «Le tasse pagate al Nord restano tutte al Nord, però sentendosi un po’ in colpa».5 La gestione del servizio sanitario nazionale passa a uno molto bravo di Busto Arsizio messo lì da Maroni, e quindi per avere l’assistenza del 118 è sufficiente andargli sotto casa e citofonare. Anche se state a Gela.4 Milano diventa capitale d’Italia, ma l’Ulivo dopo lunga trattativa riesce a ottenere che a Roma rimanga la sede dell’Aci.3 Il primo articolo della nuova Costituzione: «L’Italia era una Repubblica fondata sul lavoro, poi sun arrivà gli albanes, i maruchen e i pulac, ca gan voglia de far un cass e portan via da lavurà ai noster ragass».2 Il primo provvedimento del Senato federale: al Senato federale viene istituita la buvette federale.1 Una volta approvata la devolution si spera che non si senta mai più parlare di devolution.
“E’ peggio usare vallette col perizoma e dire “buonasera, facciamo un bell’applauso””. L’ex Jena (che si autodefinisce “giullare” ma si prende molto sul serio) difende il suo programma Veline, e va al contrattacco. Parlando di tv, di politici e anche della signora Ciampi. E alla domanda “C’è chi dice che sei il nuovo Chiambretti” risponde: “Perché mi offendi?”.
L’intervista a Teo Mammucari sul Corriere della Sera Magazine di oggi e sul sito. (csf)
Caro Csf, il mestiere di giornalista nasconde numerose incognite. Sogni di fare l’inviato e finisci a curare la rubrica delle lettere; prevedi una carriera da desk-man e ti ritrovi magari catapultato in un angolo sperduto del globo; desideri la cronaca bianca e ti rifilano invece la nera. Eccetera eccetera. Anche questo lavoro ha le sue incognite. Esistono pero’ dei casi particolari che non smettono di stupirmi, tra questi quello degli “intervistatori di fiducia”, dove la fiducia, sia chiaro, e’ quella che ti sei guadagnato non tanto dall’intervistato (‘che’ sarebbe a rischio di piaggeria) quanto dal tuo direttore, e questo e’ segno di indubbia professionalita’. (SEGUE)
da Rino Olivotti
Caro, carissimo signor Manuguerra, Lei deve essere un uomo buono. Dico sul serio. Buono ottimista e positivo. Io vivo in montagna e vado per boschi. Certe volte sono costretto ad abbattere qualche albero malato o secco ma non lo faccio col seghetto alternativo: Mi creda di solito servono motoseghe, mannaie affilate e boscaioli di mestiere: Allora l’albero cade nel modo e nel posto giusto. Altrimenti mi rovina addosso e mi faccio male….