da Giuseppe Moncada
Condivido ogni rigo della riflessione di csf. Avevano ed hanno ancora ragione tutti coloro che nel momento in cui Bush lanciò l’idea della guerra preventiva vi si opposero con argomentazioni che oggi si sono verificate esatte. Purtroppo Giuliano Ferrara e pochi altri non hanno l’onestà di ammettere che è stato un disastro.
da Gianni Guasto
Ahlan wa sahlan, caro Youssuf Ben Zahir. Lei ha ragione a trovare “brutta” una democrazia che vuol essere esportata in punta di cannone, ma su un punto sbaglia. Le donne europee (quasi sempre) fanno tutto ciò che vogliono, anche da spogliate. Nessuno (o quasi) le manda in giro così.
da Youssuf Ben Zahir
Mi presento, sono un arabo mussulmano da 15 anni più in Italia. Scusate per il mio italiano non sempre corretto. Voglio parlare dell’Iraq e della democrazia. Tutti voi dite che volete portare la democrazia in Iraq e siete convinti che sarebbe bene. Però non capite che quando un mussulmano guarda i paesi occidentali non vede qualcosa di bello. Forsesono paesi ricchi vero, ma troppe cose sono brutte, voi siete un popolo corrotto, senza rispetto per i valori. Dite di amare le donne ma le trattate come le prostitute e sono sempre nude dappertutto. Ecco perché noi vogliamo le donne velate. La democrazia è bella, dite voi. Ma noi vediamo che non è vero. Meglio è avere osservanza delle leggi di Dio.
dall’avv. Lina Arena
Le chiedo quando sarà di turno la nonna della Magliana o il barocciaio di S.Cristoforo?Le Sue Zanicchi o le Neri appartengono al passato .E’ giusta la critica oppur no?
No (csf)
da Vittorio Grondona
Ben vengano editoriali di 500 battute; interviste di 500 battute? Si potrebbero leggere più giornali. Anche un libro potrebbe essere scritto in 500 battute, bisognerebbe ricordalo alla Fallaci. Caro CSF, fin che c’è vita c’è speranza. Staccando la spina insorge il rimorso, che spesso è peggio della morte. Solo la legge, per fortuna o per sventura, non ha cuore.
Da un po’ di tempo trascuro le newsletter. Chiedo venia. Ma sinceramente non sono i tempi migliori per dire e commentare. Che cosa si può dire sul rapimento di Simona e Simona? Unirsi al coro di politicamente corretto, alle candele, alle preghiere? Questa è roba intima e nessuna candela aiuterà a risolvere il problema. L’Iraq sta diventando come la Palestina. Ognuno continuerà a dire la sua senza alcuna possibilità di incontro di opinioni. Resta un solo fatto incontestabile: nessuna arma di distruzione di massa è stata trovata dalle parti di Baghdad e quindi Bush non ha dichiarato una guerra preventiva ma ha illegittimamente invaso un Paese portando disordine e violenza generalizzata in Oriente. Poi su quelli che sgozzano e quelli che sparano potremo parlare per mesi senza raggiungere alcuna minima possibilità di intesa.
PS: C’è un altro motivo per cui ho dimostrato pigrizia. In realtà stavo lavorando come un matto. Mercoledi 13 ottobre, fra due settimane, su Rai Tre, in seconda serata, dopo Marrazzo e dopo Mannoni, andrà in onda la prima puntata di Star Trekking, il mio esordio televisivo insieme a Filippo Solibello. Un capolavoro. Interviste realizzate camminando sui sentieri delle Alpi. La prima è con Francesca Neri sulle montagne sopra Madonna di Campiglio, ai laghi di Cornisello. Seguirà una clamorosa Iva Zanicchi ancora incazzata. Poi, non so in quale ordine: Lella Costa, Ilaria D’Amico, Alda D’Eusanio e Lucrezia Lante Della Rovere.Ma non basta, il 20 ottobre uscirà il libro che raccoglie alcune delle interviste che escono tutte le settimane sul Magazine del Corriere della Sera. Il titolo, ovviamente, è “Voltagabbana”. I diritti d’autore andranno a Emergency.Insomma, troppo lavoro per un signore anziano come me. Per questo, quest’anno, niente Caterpillar. (csf)
da Paola Altrui
E’ approdato al Senato il disegno di legge-delega per la riforma dell’ordinamento giudiziario.Sulla reale portata delle modifiche proposte, contenute in un provvedimento che il Ministro Castelli ha preannunciato “blindato”, l’informazione radio-televisiva tace o si limita a fornire notizie generiche e fuorvianti, tali da insinuare nell’opinione pubblica il dubbio che le strenue resistenze opposte dall’ANM siano legate a non meglio identificati privilegi di casta sui quali la riforma andrebbe ad incidere.All’indirizzo http://www.uonna.it/appello-per-la-giustizia-nello-stato-di-diritto.htm è pubblicato il testo dell'”Appello per la giustizia nello stato di diritto”, sottoscritto da illustri docenti universitari di materie giuridiche fra i quali spicca il nome di Franco Coppi, già difensore di Giulio Andreotti.L’appello, nel quale si esprime un “radicale dissenso” rispetto alla riforma, ne denuncia gli intenti di “rivincita del potere politico sulla giurisdizione, nell’indifferenza verso le attese di giustizia del cittadino”.Non è un caso che dal Quirinale siano già trapelate forti perplessità sul provvedimento, tali da porre in dubbio la sua promulgazione da parte del Presidente della Repubblica.
da Giovanni Maria Mischiati
Si fa presto a dire eutanasia, poi arrivano un cuoco inglese e sua moglie, due tipi presumibilmente non addentro alle raffinatezze di un dibattito morale e giuridico incandescente, e tutti gli schemi precostituiti saltano. Darren e Debbie Wyatt, una coppia non agiata di Portsmouth, quasi un anno fa hanno visto nascere la loro Charlotte all’ospedale St. Mary’s: cuore e polmoni da subito arrancanti, con tre battute d’arresto respiratorio a compromettere in maniera irreversibile un organismo minuscolo, mezzo chilo di peso e venti centimetri di lunghezza. Una permanenza quasi ininterrotta in terapia intensiva ha finora sfiancato i medici, non i genitori, che tre mesi fa si sono opposti a quello che, con malcelata ipocrisia, viene definito ‘distacco della spina’, caldeggiato invano dalla direzione del presidio. Ora i responsabili dell’ospedale hanno perso la pazienza e deciso di rivolgersi ai giudici, affinché li spalleggino nella loro pretesa di scavalcare la volo ntà contraria di padre e madre. L’apparato statale mostrerà i muscoli? Fino al pronunziamento dell’Alta Corte, i sanitari del St. Mary’s dovranno prestare le loro cure alla bambina, mentre già un altro ospedale cittadino si è dichiarato disponibile a subentrare nell’assistenza. Ignoriamo se i genitori di Charlotte siano credenti oppure no, ma è significativo che abbiano motivato la propria ostinazione affermando che alla piccola ‘dev’essere concessa una chance’. Questo è libertarismo allo stato puro, a prescindere dal riconoscimento del diritto alla ‘buona morte’. Ed è per questo che i fautori corrivi del medesimo dovrebbero meditare sul pericolo insito nella richiesta di introduzione di un principio suscettibile di portare nuove devastazioni nel rapporto fra le autorità e i cittadini. E’ giusto non punire chi ricorre al rimedio estremo per difendere la libertà di morire, ma è altrettanto importante che non vengano imposte leggi che penetrerebbero a fondo nell’intim ità degli individui. Soprattutto i sostenitori della libertà di ricerca dovrebbero avere più fiducia nelle possibilità future della scienza. E i burocrati della medicina si astengano da ogni prevaricazione nei riguardi delle coscienze.
Questo post è la prova che tutto si può scrivere in 500 battute risultando perfino più chiaro. Se Giovanni si fosse sforzato di essere sintetico, noi tutti avremmo capito subito qual è la sua opinione in merito. Invece siamo costretti a rileggere la mail. In pochissime battute vi dico come la penso io. Anche a costo di apparire spietato debbo dire che non credo che dei genitori, per quanto doloroso sia, possano pretendere dalla assistenza pubblica che sia mantenuta in vita artificialmente la loro bambina della quale i medici hanno accertato la avvenuta sostanziale impossibilità a sopravvivere. (csf)
da Rocco Ciolfi, Arce
Storia vecchia (autunno 2003) quella proposta da Fernanda Sarsi sul brano estratto dal testo di storia contemporanea di Federica Bellesini. Nel merito, pur volendo essere tolleranti e lasciare allo storico l’arbitrio della parzialità quando descrive l’Italia umbertina di fine ottocento, la vera mascalzonata è l’uso del tempo verbale, coniugato al presente, quando vengono descritti “gli uomini della Sinistra”. Poi, magari, capita che un ragazzetto di terza media si trovi a leggerlo mentre un tg manda le solite cazzate di quello col cranio foderato (o uno dei suoi accoliti), e il gioco è fatto.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Caro CSF, mentre quì non si perde occasione per criticare l’opera di magistrati, che nell’esercizio delle loro funzioni, hanno cercato, o cercano di mantenere la legalità in questo Paese, non vediamo o non vogliamo vedere, il problema vero rappresentato dal Presidente del Consiglio Berlusconi, che sta lavorando per la messa a punto di una Carta Costituzionale a sua misura. Come potremo dire ai nostri figli che non sapevamo, e perciò non abbiamo nessuna responsabilità, se la democrazia in questo Paese, sarà soltanto un ricordo del passato?