da Claudio Urbani
Discutere sul 50% di probabilità che gli Stati Uniti possa essere colpito da una atomica mi sembra quanto mai aleatorio. Chiunque posside tale ordigno ha la capacità di gettarlo sulla testa di chi vuole, qualunque siano le probabilità. Concretatmente quel che conta è la possibilità. Se vogliamo discutere di certezze, allora ne esiste una sola: l’unica nazione che ha utilizzato tali ordigni, e su civili inermi, per due volte consecutive,con motivazioni quanto mai discutibili, è una sola. Le altre non lo hanno mai fatto.
da Gianluca Freda
Alla festa nazionale di “Azione Giovani” Gianfranco Fini ha sostenuto che bisogna essere “pacificatori”, non pacifisti a ogni costo. La parola “pacificatori” è inquietante e mi riporta alla mente certi film sul nazismo (“Mein Führer, Varsavia è pacificata!”), o certi filmacci americani tutti muscoli e sparatorie (“Il Pacificatore”, con Dolph Lundgren). A Falluja, in effetti, gli aerei americani hanno pacificato diverse centinaia di persone negli ultimi giorni, senza badare troppo al sesso o all’età. La loro idea di pace, come quella di Fini, coincide, evidentemente, con l’immagine di una sterminata e silenziosa distesa di croci. (…)
da Pino Granata
Il tono usato da Luca Sofri per la tua intervista con Erre De Luca è insopportabile ed isterico. Io trovo, checchè ne dicano l’avv. Lina Arena e Luca Sofri, che sia una delle tue migliori interviste. Sì , è vero, quello che dice De Luca è dinamite, ma, presumo, sia vero ed a te sta il merito di aver fatto un’intervista che ci fa pensare e discutere. Caro Claudio, ti conosco da più di trentanni e devo dire che negli ultimi anni stai dando il meglio di te stesso. Avanti così.
da Peter Freeman
Caro Csf, scrive Casalini (Primo) che mettere Armeni con Ferrara e’ un colpo da dorotei. Spiega anche, Casalini, che “non ci sarà bisogno di gioco delle parti, perché sono assolutamente complementari: far danni all’Ulivo senza controindicazioni spiacevoli per Berlusconi”. Casalini e’ incorreggibile ma questa volta esagera e, soprattutto, mi pare poco aggiornato. Per far danni all’Ulivo e’ sufficiente l’Ulivo stesso. Se l’obbiettivo fosse quello, sarebbe sufficiente far condurre “Otto e mezzo” in coppia a Rutelli e Fassino (o D’Alema). Quanto a Ritanna Armeni, e’ una brava giornalista, cosi’ come Travaglio e Conchita De Gregorio. Soncini non so cosa sia. P.S. In merito a Ballaro’: non e’ mia abitudine commentare quanto compare su Dagospia, specialmente se mi riguarda. Sarei grato se altri facessero lo stesso.
da Macchianera
Per la serie ?Grandi statisti del nostro secolo: i discorsi?, Macchianera è venuto in possesso dell’audio dell’intervento di Flavia Vento al congresso della Margherita. Segue fedelissima trascrizione.Ai tempi di Cuore, in questi casi, dovevamo specificare con un bollino: ?Tutto vero!?.
da Primo Casalini, Monza
Ritanna Armeni al posto di Barbara Palombelli? E’ un colpo che farebbe invidia al più fino dei dorotei. Non ci sarà bisogno di gioco delle parti, perché sono assolutamente complementari: far danni all’Ulivo senza controindicazioni spiacevoli per Berlusconi. Come certi duetti fra la pipa di Curzi ed il ciuffo di Fede, solo che la collusione, che c’è nei fatti, sarà meno evidente dunque più efficace. Saranno litigarelli credendo di esserlo, e sbottando in una risata liberatoria durante la pubblicità. Chi vedrei al posto dell’Armeni? Tre che scrivono a volte meglio di Ferrara (che di suo è tosto): Travaglio, De Gregorio, Soncini, ed il gioco allora sarebbe vero, anche l’audience. Ma come si fa, suvvia, ci sono le regionali fra pochi mesi!
da Paolo Beretta
Parlare di deicidio circa le affermazioni di Arafat é quantomeno comico. Detto questo, Fiamma Nirenstein puó aver scritto un libro sull’antisemitismo, fatti suoi. Io ne potrei citare cinque o sei sul sionismo, tutti altrettanto, se non di piú, validi. Ma lasciamo stare. Potrei anche dire che ho scarsa considerazione dei governi integralisti, tipo l’Iran. O Israele. Ma lasciamo stare anche questa. Il punto é che mi piacerebbe sapere perché devo considerare antisemita un popolo che si difende da aggressioni fatte con l’esercito e gli elicotteri contro le proprie case o, anche peggio, chi pensa che questo popolo ne abbia diritto, mentre a chi plaude all’estinzione dell’Islam nessuno puó dire niente. Che poi Israele cerchi di difendersi lo trovo quantomeno comprensibile. Resta il fatto che se non ci si siede davanti ad un tavolo e si discute di pace, in due, continueranno a fioccare le bombe. Arafat, con Rabin, c’era riuscito. Sharon no.
da Giorgio Salvatori
A ben vedere Fini, con il suo schierarsi “contro il pacifismo, che è una caricatura della pace”, invitando i giovani di AN a fare altrettanto, trae la sua autorevolezza dal suo comportamento di uomo di governo che, al momento, rifulge quasi esclusivamente per aver votato, senza fiatare, assieme alla massa dei suoi colonnelli, le molteplici leggi pro Berlusconi e pochi altri. Cosa per la quale non credo i suoi elettori lo avessero mandato in Parlamento. Ma anche lui, come Ponzio (a suo dire il primo pacifista della storia), se ne lava bellamente le mani, pensando di sistemare tutto con dichiarazioni banali.
Caputi, le mie virgolette indicano generica innocenza in senso morale. Sostenere la rettitudine morale di un ex militante dei PAC sarebbe azzardato e non mi compete. Avrà notato che molti ex militanti di gruppi armati (De Luca, Battisti, lo stesso Sofri) non amano definirsi “innocenti”, per la valenza di assoluzione morale che il termine porta con sè. Battisti, come lei giustamente ripete, non si è mai proclamato “innocente”, però nega da sempre di aver commesso gli omicidi di cui è accusato. A me importa, per l’appunto, l’innocenza o colpevolezza riguardo ai reati contestati a Battisti in giudizio. Opto per l’innocenza presunta, visto che i processi con cui Battisti è stato condannato hanno per unico fondamento le testimonianze di un pentito di provatissimainaffidabilità (…)
da Vincenzo Rocchino, Genova
Caro CSF, parlare di minaccia di un attacco nucleare in territorio USA, allo stato delle cose, credo che sia soltanto un altro espediente della campagna per riconfermare Bush alla Casa Bianca. Un altro personaggio, Boris Eltsin, che per salvarsi il culo e il malloppo rubato durante il suo regno, mise nelle mani di Putin, ex capo della ex KGB (il chè è tutto dire) la Federazione Russa, con i risultati tragici che, purtroppo, possiamo vedere nella loro tragica cronologia. Da una parte Bush, si è eretto a crociato contro il terrorismo (che dall’inizio della sua campagna, si è centuplicato per forza e vigoria), dall’altro, Putin, eletto (su indicazione di Eltsin), perchè risolvesse il “terrorismo ceceno”, sta ottenendo gli stessi risultati. A quando il ritorno alla ragione?