da Gianni Guasto
Onorevole Fini, una scelta antitotalitaria dovrebbe essere un fatto impegnativo, di quelli che fanno seguire alle parole i fatti. Per ripudiare davvero il Fascismo, che negava il pluralismo dell’informazione, Lei ha oggi una grande occasione: voti contro la Legge Gasparri. Ci può essere il rischio che la prendiamo sul serio.
da GianMatteo Pica
Un sito di stoccaggio delle scorie nucleari é addossato alla Dora Baltea. La prossima alluvione ci giochiamo la Val Padana. Da qualche parte bisogna metterle e in fretta, suppongo.
da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
Da tempo mi arrovellavo per trovare una definizione di quell’intelligentone di G. Ferrara. Ora non più: il termine fetecchia mi sembra perfetto, mentre voltagabbana mi pareva troppo riduttivo per un inverecondo mutante colto e facondo quale il nostro eroe appare a molti. Credo che difficilmente si scrollerà di dosso l’epiteto, e ben gli starà. Ma c’è da aspettarsi l’ira funesta della di lui consorte, che, come suo costume, farà sfracelli in ogni salotto televisivo.
da Claudio Trezzani.
(…) ho molto apprezzato la Sua pubblica ammissione di responsabilità, su di una pagina dell’inserto Sette di Corsera, circa avvenuta imprecisione. In questo, Ella non è in buona compagnia : pochi numeri or sono, Suo collega di Corsera resisteva a rettifica trincerandosi dietro a spavalda affermazione : “naturalmente confermo tutto” ipse dixit. Ovvio contestare l’avverbio, non condividendo supposta consequenzialità. Ben diversamente dalla Sua coraggiosa ammissione. Ma, a questo punto, temo la Sua intenzione di pubblicare la presente vacilli. Perchè contiene una lode al Suo operato. Propongo allora una exit strategy : pubblicare la presente, ma schermirsi e sbeffeggiarmi nella risposta.
da Rita Guma
Se lo chiede The Guardian di oggi 27 novembre, commentando il caso di Sabina Guzzanti. Il commento esordisce:”Vivendo in Italia ci sono momenti in cui, per ricordarsi che ci si trova veramente in un paese avanzato e sviluppato, e’ necessario farsi un giro e vedere che esistono negozi di computer e autostrade a sei corsie.” I passaggi piu’ pungenti dell’articolo tradotti in Italiano e la versione integrale in lingua originale sul sito www.osservatoriosullalegalita.org
da Gianluca Freda
Non posso dare giudizi sull’intelligenza di Ferrara fino a quando non esisterà una definizione univoca di “intelligenza”. Un mio amico una volta mi disse: “Se sei tanto intelligente, come mai giri con una Uno usata?”. Non seppi spiegarglielo. Tuttora, non ne sarei capace. Il mio amico aveva riverito molti potenti per ottenere un bell’appartamentino in una zona assai rinomata della città. Quell’immobile non simboleggiava, ma era, la sua intelligenza. L’intelligenza di Ferrara è il potere di dare del “piccolo ignorante” in diretta a chi gli pare senza che nessuno gli chiuda la trasmissione. So per esperienza che questo tipo di intelligenza è deperibile e non dura in eterno.
da Pino Granata
Berretta cede alla provocazione da guerra fredda di Catalanotti e sbaglia anche lui. Vorrei ricordare a Catalanotti che non c’è conoscenza di Ebrei rinchiusi in campi di concentramento in Unione Sovietica. (…) In quanto a Berretta vorrei ricordare che mai e poi mai gli Ebrei hanno fatto del terrorismo in Germania o in Russia nè tantomeno facevano delle stragi quasi quotidiane a mezzo di Kamikaze .E poi comunque basta difendere i crimini nazifascisti sostenendo che lo stessa cosa accadeva in Unione Sovietica. Non era esattamente la stessa cosa e comunque non può scusare nè una parte nè l’altra.Basta con la comoda ipotesi che chi non è comunista è fascista. Non sono ne l’uno nè l’altro. E’ Permesso?
da Silvia Palombi
Chiedo scusa, vagolando nel blog ho trovato la domanda [di Ceratti] , e per educazione e antica abitudine mi piacerebbe rispondere: “grazie del complimento! non ho pubblicato niente ma un mio raccontone sta annaspando verso alcuni editori. un saluto cordiale”. Solo che non so proprio come fare, potete darmi una mano?
Fatto.
da Paola Matani
Caro Claudio, lo reputi intelligente, e va bene: ognuno ha i suoi problemi.Ma dal lapsus freudiano nella risposta a Sofri traspare troppo, via.