da Gabriele Vegetti
Forse il Ceratti ha fatto una boutade, e mi scusera’ se lo uso come simbolo di tutti i Ceratti veri che circolano sulle strade. A dispetto di quanto sostiene il Ceratti (se tutti applicassimo il codice sarebbe una tragedia), io applicando il codice non ho mai fatto un incidente in vita mia. Fortuna?– Mi fermo sempre allo stop e al semaforo, anche a mezzanotte sulle strade deserte. Non sia mai che un Ceratti mi sbuchi a tutta birra da una stradina buia…– In autostrada tengo i 130 anche in corsia di sorpasso, il Ceratti furioso che mi lampeggia stizzito a 2 cm dal sedere puo’ aspettare.– In centro abitato tengo i 50, anche nei paesini di campagna. Ad un piccolo Cerattino potrebbe sfuggire il pallone dal cortile, sarebbe seccante trovarselo spiaccicato sul parabrezza…– Cerco sempre di tenere la corsia che mi compete. Sa, signora mia, con tutti i Ceratti che ci sono in giro…– Non occupo mai la corsia di soccorso negli ingorghi; potrebbe sopraggiungere l’ambulanza che riaccompagna il Ceratti di ritorno dalla sua ultima dimostrazione di perizia e buon senso.Le regole stradali non servono solo a non fare cazzate in proprio, ma anche e soprattutto a non farsi coinvolgere nelle cazzate altrui. Se Ceratti e’ ancora vivo, forse e’ perche’ sulle strade ci sono anche persone che conoscono bene i propri Ceratti.
da Fausto Spegni
Mentre ancora trionfa su Blob l’ex sottosegretario Stefani, tardiva vittima ministeriale di una campagna contro i rutti germanici, leggo e trascrivo fedelmente dal “Messaggero”, edizione di Ancona del 13 luglio 2003, pag.35.
“Gare di lancio al maiale e rutti. Diseducativo secondo la Lav” Basta deteriorare l’immagine di Ancona e provincia. La Lav dorica lancia un appello contro un’iniziativa a dir poco singolare: lancio di mele contro l’immagine-bersaglio raffigurante un maiale e gara di rutto libero, troppo per la Lav, che ha scritto al sindaco di Jesi chiedendogli di “indurre gli organizzatori della gara di “Tiro al porco” che si terrà nella frazione di Mazzangrugno domenica prossima, nell’ambito di una festa paesana, a sostituire l’immagine con un soggetto “non diseducativo”.”Il fatto che si usino anche le mele e sia in programma contemporaneamente una gara di “rutto libero” potrebbe cagionare, obietta l’associazione animalista, ricadute “negative al Comune quale ente patrocinatore, essendo palese il contrasto tra i programmi di educazione ambientare che si prefigge l’ente locale con simili manifestazioni”.Secondo la Lav, in generale, usare effigi di animali quali bersagli in giochi, spettacoli e gare e in ogni altro impiego lesivo della loro dignità, è diseducativo, e ingenera negli spettatori la convinzione di potere disporre a piacimento di ogni soggetto indifeso”.
da Paolo Beretta1) Ceratti vive ai margini del deserto del Gabon, ove circola in auto, con grande patema d’animo dei cammelli autoctoni.2) Ceratti circola con un’auto corazzata. Difficile, avremmo avuto notizia di un cataclisma in zona.3) Ceratti forse ha fatto una “boutade”, e in realtà circola come la maggior parte di noi italiani: applicando il codice con un minimo di buonsenso.Sulla Statale del Sempione (dritta come un’autostrada), a mezzanotte, iomagari viaggio a 70-80 all’ora, anche se il limite è a 50, e non mi ritengo un pazzo. Come non penso sia neanche Alessandro. In fin dei conti, è ancora vivo, no ?
da Alessandro Ceratti
Perché ci indignamo se qualcuno afferma che Craxi è morto in esilio e invece ci sembra giusto lottare per la liberazione di Sofri? Diciamoci la verità. Perché Craxi ci sta antipatico e Sofri ci piace. Ora, ognuno ha legittimamente diritto alle proprie preferenze, però dobbiamo renderci conto che altri possono averne di diverse dalle nostre. E a queste persone vedere che ci si prodighi per la libertà di Sofri fa lo stesso effetto che a noi fa sentir chiamare Craxi esule.
da Guglielmo Venturi
Colleghiamoci al sito del governo o di Forza Italia. Alcune settimane fa, a Venezia, il presidente del consiglio ha immerso in acqua la prima gigantesca pietra del Mose. E’ noto che il progetto esecutivo non è ancora disponibile e che la fine dei lavori è prevista per il 2010. Nel capitolo grandi opere/obiettivi di governo raggiunti, il Mose è annoverato tra i cantieri già avviati.
da Gabriele VegettiCeratti, la sua incoscienza e seconda solo alla sua presunzione. Questo concetto secondo cui ‘piu delle regole vale il buon senso’ e proprio quello che contribuisce a renderci un paese”anormale”, anche sulla strada. E chi dovrebbe giudicare il suo buon senso e la sua perizia, di grazia? Lei stesso? Stiamo messi bene. Dovrebbero ritirarle la patente a vita.
Gli italiani non vogliono regole perché hanno tanto buon senso. Alessandro ceratti, dentro, è un berlusconiano (csf)
da Peter Freeman
Caro Csf, peggio della gaffe strasburghese e delle minchiate anti-tedesche dell’ex sottosegretario Stefani c’e’ il profluvio di inviti rivolti a Schroeder dai sindaci di buona parte dei comuni italiani. “Venga qua da noi”, “No,venga da noi”. Le agenzie stampa ne sono strapiene e ci vorrebbe un bollettino serale ad hoc: “Oggi il cancelliere tedesco e’ stato invitato dai seguenti comuni…” (segue lista chilometrica). Persino Mastella Clemente lo ha invitatoa trascorrere le vacanze in quel di Ceppaloni. Sai che figata, dieci giorni da passare nella piscina mastelliana a forma di cozza. Meglio Hannover, decisamente. La levata di scudi degli amministratori locali sa di eccesso di zelo e come tale e’ fastidiosa. Che incassassero quel che passano i flussi turistici e non rompessero troppo le palle. O, in alternativa, votassero meglio in gabina elettorale.Più che eccesso di zelo mi sembra raba da Pro Loco. E anche difficilmente spiegabile è il motivo per il quale Schroeder, arrabbiato per le minchiate del sottosegretario al turismo e solidale con i suoi concittadini tedeschi offesi dovrebbe rinunciare alle vacanze nelle Marche per andare, chessò, in Liguria. (csf)
Con un editoriale del nuovo direttore Stefano Folli Il Corriere della Sera aggiunge la sua autorevole voce alla campagna per la grazia ad Adriano Sofri
da Paolo Beretta
Claudio (Urbani)ha ragione, almeno su due punti. Il fatto che i fari di giorno non servano a niente (in una giornata di sole manco capisci se sono accesi o spenti), mentre in compenso rischi fortemente di non capire quando l’auto davanti frena (la variazione di luminosità delle luci posteriori non è così avvertibile di giorno). Inoltre, l’aumento di consumo di carburante c’è, forse non del 4%, ma non è troppo lontano (il consumo aumenta di circa 130 Watt). (…) Nota per i ciclisti: come tutti i veicoli, anche loro hanno il diritto di circolare tranquillamente. Rispettando il codice. E gli stop. Ed i sensi unici. Non che, come sento spesso, “le bicilette non sono mai contromano”. Altrimenti, patente anche ai ciclisti. Perchè no?
Io sono l’autista disgraziato che tutti detestano e al quale vorrebbero vedere tolti 100 punti dalla patente. Passo con il rosso (sistematicamente), vado forte (sui 150/160 km/h, niente di che), infilo la colonna ferma al semaforo passando sulla corsia della svolta a sinistra anche se poi vado dritto, zigzago tra le corsie quando ci sono le code ecc. ecc.. E ciononostante credo di guidare in maniera molto responsabile e prudente. Perché più che il rispetto del codice e ditante norme credo che valga il buon senso, l’attenzione costante (non mi distraggo mai!) e la perizia. Tutti sanno quale pasticci accadono quando i lavoratori decidono di attuare uno sciopero bianco, quello per cui si attengono strettamente alle mansioni previste da contratto. Pensate quale gigantesco ingorgo si scatenerebbe se per un giorno, tutti, veramente, seguissero alla lettera il codice della strada. E i morti? Mah, bisognerebbe contarli.P.S. Le cinture di sicurezza? Le metto sempre, anche per fare 300 metri. E’ follia non farlo!
Sei solo un pazzo (csf)