da Gianfranco Mascia
Venerdì 1 agosto, alle ore 20.30 (ed anche i seguenti 8 venerdì) trasmetteremo su satellite e su un elenco di tv locali il programma “La legge è uguale per tutti, meno uno”.
Questa settimana:L’EditorialeGianfranco Mascia parla della legge Gasparri e delle motivazioni della sentenza di assoluzione di Andreotti
Intervista a Marco Travaglio e Peter GomezGli autori di molti scritti sui processi di mani Pulite, parlano a ruota libera dell’ultimo libro “Lo chiamavano Impunità”
L’Ulivo ed i movimentiPaolo Flores d’Arcais, Pancho Pardi, Silvia Bonucci e Marina Astrologo parlano della possibilità di apertura dell’Ulivo ai movimenti in occasione della presentazione dell’ultimonumero di Micromega
Il ReferendumReport sulla raccolta firme (superate le 250.000 firme… ) per il referendum sul Lodo Maccanico ed editoriale di Antonio Di Pietro
Sul sito www.igirotondi.it trovate tutte le informazioni sull’iniziativa.
Per vedere il programma:
Elenco televisioni locali:
VENERDi’ ORE 23-23.30Veneto: Rtl-Rete Azzurra (circuito Europa 7) Marche: Tv Centro Marche (circuito Europa 7) Toscana: Teleregione (circuito Europa 7) Lazio: Tvr Voxon (circuito Europa 7) Abruzzo e Molise: Tvq (circuito Europa 7) e TelemoliseEmilia Romagna: VideoregioneCampania: Canale 8 (circuito Europa 7) – TelecolorePuglia: Telesud – TarantoCalabria: Rtc (circuito Europa 7)Sicilia: Tele Etna – Tele Scirocco (circuito Europa 7), TeleNova (RG), Canale 46 (PA)Sardegna: Telegì – Sassari
Erreuno Tv (Romagna-sabato ore 21-21.30)
Nel corso della settimana (ore 23-23.30):Teleambiente (circuito)
Satellite:HOT BIRD 3 13°ECopertura EUROPA ? NORD AFRICAFrequenza di ricezione:12.111 MHzPolarizzazione :VerticaleSymbol Rate:27,5 MS/secFEC:3/4Denominazione Canale: HB CH3(se provate a sintonizzarvi ora, compare il monoscopio “Fucino”)
Per maggiori informazioni: 347 0384944
da Vincenzo Rocchino, Genova
Il Financial Times è diventato comunista. Chi glielo dice ora al Cavaliere che a Londra scrivono: “che Silvio Berlusconi voglia assicurarsi il massimo potere possibile. Basta osservare”, continua il FT, “la sua capacità di mantenere un quasi-monopolio nel settore televisivo, di minacciare la magistratura e di usare la sua maggioranza per garantirsi l’immunità”.Forse la conduzione italiana del semestre europeo, oltre che i mal di pancia al Cavaliere, già previsti, porteranno anche ad una migliore e più diffusa conoscenza delle cose italiane in Europa, senza l’aiuto fazioso della stampa “comunista” italiana.
da Carlo Vignato, Nanto (VI)
Evidentemente, molti consumatori hanno raccolto l’invito delle varie associazioni a loro tutela e hanno comprato poca frutta e verdura, visti i prezzi esorbitanti. Il boicottaggio è una tecnica che funziona, ostrega se funziona! Allora cosa aspettiamo? Perché non ce la prendiamo, per esempio, con le banche?
da Piergiorgio Welby
Eh, la vita! tutto un susseguirsi di illusioni e disillusioni. Ricordate il min. che non deve chiedere mai? Quello che non chiese nessun parere quando gli dissero che i fermati di Genova erano tenuti in ginocchio e con le mani alzate per evitare le molestie sessuali, e non chiese pareri prima di affermare che le carceri italiane sono dei Grand Hotel, e quando proibì al prof. Ramacci di legalizzare il testamento biologico non chiese il parere nemmeno del Comitato per la Bioetica, né chiese lumi quando si dichiarò contrario all?indulto o quando condizionò la grazia a Sofri ad una pacificazione che partisse dalle guerre Puniche? ebbene questo min. Denim si è trasformato, improvvisamente, nel min. Tentenna. Dopo aver bloccato le rogatorie su Mediaset, non soddisfatto della interpretazione di Conso, ha cominciato a chiedere il parere di tutti. Del barbiere, del giornalaio, del posteggiatore, del Parlamento, del Senato, della Cei, del santo Padre. Esagero? Forse sì! Ma come dice il nostro Cav. è tutta colpa del caldo.
da Gianluca Freda
Condivido l’opinione di F. Sarzi circa l’incompetenza del governo D’Alema, ma eviterei qualsiasi paragone con il governo attuale, che mi sembra il non plus ultra della degenerazione politica. Faccio poi notare che buona parte dell’incompetenza del governo D’Alema si è concretata proprio nel non fare mai ciò che era giusto o necessario, ma solo ciò che poteva evitare di “aprire la strada alle destre”. E’ questo che ha fregato la sinistra e paradossalmente ha fatto stravincere Berlusconi. Bertinotti non ci è cascato, si è staccato da un governo comunque semiparalitico, e io ancora lo ringrazio (sostenendolo) per la coerenza, che è merce rara.
da Avv. Lina Arena
Mi ha colpito la doverosa celerità con cui il TAR di Catania e poi il CGA e poi ancora il Tar hanno deciso e sono intervenuti per sanare la situazione del calcio Catania. Non mi convince invece la sordità della stessa magistratura allorquando deve decidere controversie di lavoro. Il Calcio catania ha goduto di tempi ravvicinati;di grida di conforto e sollecitazione; di aiuti insperati. Tutto si è risolto in un FIAT e le pagine del quotidiano locale hanno narrato la vicenda con le foto dei protagonisti in primo piano. Per il resto, nessuno ha visto nulla e non c’è stata potenza divina per convincere un magistrato del settore penale ad intervenire per verificare l’imbroglio sotteso alla procedura di mobilità che aveva privato un operaio del suo lavoro. Queste cose non interessano il quotidiano locale. L’editore Ciancio riesce a distinguere tra i tifosi del pallone, gli interessi di Gaucci e quelli dei lavoratori dipendenti. C’è da dire che ancheil sindacato riesce a distinguere se non pretende per i lavoratori la stessa attenzione che viene riservata al pallone.
da Peter Freeman
Caro Csf, in uno degli ultimi editoriali scritti per il “Manifesto” Luigi Pintor defini’ Donald Rumsfeld un “gelido coglione”. Intuizione folgorante. La notizia di ieri e’ quella dei “future” sugli eventi terroristici con i quali il Pentagono avrebbe voluto intossicare il mercato azionario. Mercato azionario che, sia detto per inciso, e’ gia’ abbastanza avvelenato di suo, anzi e’ supertossico. Ma e’ una notizia graziosa e i corsivisti di tutte le testate potranno esercitarsi con sommo divertimento. Io intanto rimpiango ogni giorno di piu’ Luigi Pintor.
di Emanuele Macaluso (per Il Riformista)
La fase politica che attraversiamo può essere così definita: non c’è più una maggioranza di governo, non se ne può formare un’altra e non si possono sciogliere le Camere per indire nuove elezioni. Si dice che Berlusconi prepari modifiche sulla legge elettorale. Anche nel polo opposto c’è chi pensa la stessa cosa. Ma il nodo è nelle forze politiche, nella loro strutturale debolezza e frantumazione. Nei giorni scorsi Prodi ha proposto la lista dell’ulivo alle elezioni europee e, a parte i dissensi scontati, sembrava che le forze più consistenti, Ds e Margherita, appoggiassero il disegno. Ieri abbiamo letto un articolo di Mussi, a nome del correntino, il quale, come al solito, la butta in programmi per dire un no secco. De Mita, su Repubblica, bolla la proposta di Prodi come tattica, fa anche analisi giuste, ma poi, chiede al Presidente della Commissione Europea di capeggiare la lista della Margherita. Siamo punto e daccapo. Nei prossimi giorni Fassino ripiegherà sull’unità dell’Ulivo con liste separate, cioè niente, Rutelli farà lo stesso, Prodi resta dov’è e aspetta. Se anche questa strada è preclusa, come uscire dalla paralisi e dall’impotenza? Aspettiamo un nuovo Cavaliere o basta una piccola plastica a quello che c’è?
da Fernanda Sarzi
Mi duole tantissimo dirlo, ma (i) l’incompetenza del governo D’Alema che NON ha fatto la legge sul conflitto d’interessi e soprattutto (ii) l’immane cavolata di quel cavolo di Bertinotti quando ha fatto cadere il governo della sua parte politica (all’epoca sembrava ancora di sinistra, il Nostro) pur sapendo che questo significava aprire la strada ad un governo di destra, be’ queste due cose mi sembrano talmente demenziali da sorpassare quasi la pietosa incapacità di questo governo.
L’assegnazione di una palma d’oro della furfanteria e dell’incompetenza ad uno dei governi dell’Italia postbellica potrebbe dar luogo ad ingiusti favoritismi. Non è che il governo Berlusconi non la strameriti, ma mi sembra difficile separare l’ouverture dal resto dell’opera, la rottura delle uova dalla frittata finale. Non saremmo a questo punto senza i ministri da discoteca e i collezionisti di monili da imbottitura del materasso. Sia lode alla CdL, dunque, per averci portato alle colonne d’Ercole della ribalderia, oltre le quali c’è il nulla verso cui nessun saggio navigatore vorrebbe dirigersi. Forse qualcuno si deciderà finalmente a girare il timone. Altrimenti, buon naufragio a tutti.