da Vasco (e il cognome?)
Le sue interviste mi piacciono molto perché sa essere graffiante, non adulatore, scava abbastanza sul personaggio. Su Storace, però, ho avuto la sensazione che non volesse troppo metterlo in difficoltà, che avesse quasi timore: la stessa sensazione di inquietudine che mi danno certi personaggi che vanno da Gasparri a Storace, da Bossi a Borghezio/Boso/Gentilini, da Fini a Berlusconi… potrei continuare; ecco, questa “inquietudine” l”ho intravista nella sua intervista al “governatore” del Lazio.
da Michele De Feudis, Bari
Caro Claudio, l’intervista a Storace che hai realizzato su Sette è divertente. Ma è un collage di cose scritte già in passato su molti giornali. Sull’espresso ho letto oggi un’altra intervista di un collega che non conosco. E mi è sembrata certamente più originale. Vuoi vedere che quando non puoi scrivere dei pettegolezzi delle povere comunità radical-chic (mi riferisco ai tanti ribelli passati alla corte dei vecchi nemici… Riotta e Colombo in primis) Sabelli fioretti perde il suo smalto? Ovviamente è una provocazione.
Risposta senza smalto: non ho mai intervistato Riotta (csf)
da Mauro Rossetti, Milano
Caro Claudio, ma oggi in Iraq chi estrae il petrolio ? Chi lo trasporta ? Chi lo vende ? Chi incassa i soldi ? Li sai i nomi delle Società ?
dal sito Rosa blog di Chiara Valentini
Arriva a Roma per una breve vacanza un mio amico inglese, un sociologo con cui abbiamo discusso spesso di pace e di guerre preventive, di crisi diplomatiche, di terze vie e di tante altre cose ancora..
Delusissisimo da Tony Blair come tanti altri del suo ambiente, l’amico inglese ci fa possare una serata niente male raccontando storielle sull’America di Bush e riferendo aneddoti di prima mano. Come questo.
A Londra per sostenere le ragioni della guerra, l’inflessibile Condoleeza Rice aveva rilasciato un’intervista a un importante giornalista, amico del nostro sociologo. Domande e risposte abbastanza prevedibili, con una Condoleeza senza un dubbio ne’ una smagliatura, come da copione.
Ma quando il giornalista aveva chiuso il registratore, ecco che improvvisamente Condy se n’era uscita con una frasetta assolutamente fuori registro. “Non lo scriva, ma le vorrei dire che il presidente e io cerchiamo di restare soli piu’ spesso che possiamo, per poterlo fare insieme”.
Manovre frenetiche per rimettere in moto il registratore da parte del nostro giornalista, che come ovvio aveva subito pensato allo scoop dell’anno, a una rivelazione sessuale da far impallidire per sempre le scappatelle nella Sala ovale del povero Clinton..
Ma no, niente di tutto questo..Come Condoleeza aveva spiegato subito dopo, lei e il presidente cercavano di restar soli per pregare. “Pregavano che non venissero mai scoperte tutte le bugie che stanno venendo fuori in questi giorni”, commenta acido l’amico sociologo. Ridiamo tutti, un po’ amaramente…
Dall’11 agosto al 17 agosto mi toccherà alzarmi alle 4 per leggere i giornali e andare alla sede Rai di Trento per condurre Prima Pagina. Mi viene il magone se penso che questo blog è nato proprio come ricaduta dei contatti con gli ascoltatori di Prima Pagina, due anni or sono. Mi ascolterete? Mi telefonerete? (csf)
da Guglielmo Venturi
Ipotizziamo che nel paese di Utopia un ministro dia origine ad un provvedimento che privi di ogni protezione un signore, notoriamente minacciato da un gruppo terroristico. Che questo signore venga effettivamente assassinato poco dopo, sotto il portone di casa. Che mentre il governo dedica una importante legge al nome della vittima, ad imperitura memoria, l’ ipotetico ministro la definisca, invece, sbrigativamente, “un rompicoglioni”. Che per questo, sia pur recalcitrante, venga costretto a dimettersi. Oggi sappiamo che, nel nostro bizzarro paese, questa catena di non encomiabili eventi comporta, come in una partita di pallanuoto, una espulsione a tempo: tredici mesi.
da Alberto Oldrini
Il Ministro Caselli assomiglia in maniera impressionante alla “Teresa” della compagnia dialettale “I Legnanesi” sia fisicamente che intelletualmente.
da Selvaggia Lucarelli
E’ in edicola “Max” di agosto col mio servizio sulla Costa Smeralda, oltre alla solita rubrica “Noi donne”.
da Ilaria Vicini, Firenze
Breve promemoria: vi ricordo che sul Venerdì di Repubblica prosegue la strepitosa rubrica di Piero Ottone “Vizi e Virtù”. La perla della settimana è questa: esistono le popolazioni (sic) inglesi, italiane, tedesche, francesi, poi ci sono i negri. Inarrivabile. Per chi si fosse perso l’esilarante analisi del Nostro su “immigrazione” (una minaccia, per noi che viviamo nel migliore dei mondi possibili) o il severo rammarico sulla scomparsa dei suicidi per amore (queste maledetti psichiatri!) segnalo che Ottone ama ripetersi. Attendiamo fiduciosi.
da Carolina Figini
Credo bene che il gov. Storace non critichi i direttori delle sue ASL per come spendono: nella spesa, essi seguono certamente tutti i dettami del neoliberismo imperante. Faccio volontariato con una signora ricoverata in RSA da diverso tempo e che ha avuto la ventura di essere ricoverata in diverse strutture del Lazio e ricordo bene quando alla famiglia arrivò la lettera (settembre 2001) che annunciava un cospicuo aumento della retta mensile… a partire niente meno che dal gennaio precedente!! Come dire che quei poveretti su cui pesano le cure di un lungodegente vengono anche gentilmente ricoperti di debiti dalle amministrazioni sanitarie laziali!!