da Giovanni Morini
Ben venga il pentimento di Viola, ma esca dall’ironia per amara che sia. La denuncia del regime nel quale siamo dev’essere seria e dura. Quanto seria e incontestabile è l’occupazione dei mezzi di formazione della opinione pubblica. In gioco c’è l’essenza stessa della democrazia. A quando il pentimento di Cacciari che, da Ferrara, si è scagliato contro chi definisce Fede uno squadrista della parola? Cos’altro è, Fede? Cacciari ha mai visto un suo telegiornale? Ma c’è di peggio: chi ci difende dalle omissioni, sottolineature, annacquature, adattamenti del vero, dei tanti giornalisti, cantanti, comici, presentatori, tutti influenti nella telecrazia in cui viviamo e, tutti, nella necessità di piacere (o di dispiacere nella giusta dose, quanto basta) al padrone unico della televisione? Dopotutto anche giornalisti e comici, anche quando sono categorie distinte, tengono famiglia. Non si può rispondere con le battute e i sorrisetti. Si risponde con la verità. E la verità è che, presto, la verità non sapremo più dove andarla a pescare. Non so bene perchè abbia usato il futuro.
da Piergiorgio Welby
Lo stato Leviatano o lo stato Mammo? Alla faccia di Hobbes, il 2002 ci regala uno stato Mammo – mediterraneo, uno stato soprappeso e con i capelli neri e unti, le tette grandi, i fianchi strabordanti, le mani grassocce e sudaticce. Uno stato ansiogeno..mettiti la maglietta di lana, non ti mettere le mani in bocca, non giocare con la terra, mangia la verdura, non mangiare i dolci, torna presto la sera,non fumare! E dei 150.000 deceduti a causa di patologie correlate all’alcol? Che cosa ne facciamo? Richiudiamo tutti gli sbevazzatori di birra e Braghetto nei lager muccioliani? Una recente statistica ha rilevato che il luogo dove le persone anziane sono vittime del maggior numero di incidenti è il bagno! Allora? Mandiamo tutti i vecchi a cagare per strada?
Sulla bella rassegna stampa che Claudia Hassan (claudiahassan@libero.it) prepara tutte le mattine per Caffè Europa (www.caffeeuropa.it) leggo un breve riassunto del pezzo di Sandro Viola di oggi su Repubblica. Poiché l’argomento è tra quelli battuti e ribattuti, cioè la tendenza del Cav a dire bugie e il licenziamento di Santoro e di Enzo Biagi, riporto tale e quale il testo di Claudia Hassan. Aggiungo solo che chi ha visto la trasmissione di Santoro, quella con Maurizio Costanzo, Curzio Maltese, Enrico Mentana ecc. ricorda il sorrisetto di compiacimento di Mentana e c. che sostenevano che mai Biagi e Santoro sarebbero stati cacciati dalla Rai. Ecco, adesso Mentana ha qualcosa da aggiungere?
Claudio Sabelli FiorettiPENTIMENTO DI UN GALANTUOMOdi Claudia Hassan
Ironico e amaro l’articolo di Sandro Viola su Repubblica.” Il galantuomo si mise a ridere di fronte ad un presentattore che cantava Bella Ciao, considero’ una gaffe quella del presidente a Sofia su due giornalisti considerati criminosi. Il galantuomo pensava che la grossolana sortita avesse messo i due giornalisti al riparo da qualsiasi misura nei loro confronti. Ma si sbagliava quello del Cavaliere era un ordine impartito agli uomini di mano perche’ agissero brutalmente e al piu’ presto. Il galantuomo non aveva capito niente. Non s’era reso conto che in questo paese, di questi tempi, c’e’ poco da scherzare. Insomma il galantuomo si e’ trovato mescolato ai piu’ rumorosi e faziosi, quelli camuffati da partigiani, con quelli del resistere resistere resistere. Ma la scelta e’ obbligata. da quella parte c’e’ troppo cattivo odore.
da Teodoro Buontempo, parlamentare An
Caro Sabelli, dalla mia prima elezione a deputato mi sono battuto affinché il denaro spettante ai cosiddetti: “portaborse” non venisse versato ai deputati, ma direttamente ai collaboratori dei parlamentari. Continuo a perseguire questo obiettivo nella mia nuova posizione di componente dell’ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati. La varietà e la flessibilità dei nuovi contratti consentirebbe di stipulare contratti a tempo direttamente fra Camera e collaboratori, su indicazioni del singolo Deputato.
da Nicola Zamperini
Non so se Fabrizio Rondolino l’abbia scritto, ma insieme alla triste scomparsa del soft pack delle Camel, se ne va via anche una leggenda metropolitana da persuasori occulti, alla Vance Packard. Per intederci quella che riusciva a vedere nella zampa anteriore del dromedario un uomo nudo (http://209.132.120.151/~snopes2.com/business/graphics/camel1.jpg). Un messaggio di rudezza e virilità, secondo certe interpretazioni, che oggi s’assottiglia come le sigarette ultralight fino a scomparire.
Fabrizio Rondolino ha scritto anche di altre leggende metropolitane sulle Camel. Adesso cerco di mettere il suo articolo in documenti. (csf)
da Paola SoloCaro dott. Sabelli, mi sono andata a rileggere la lunga intervista, che ancora conservo, che lei fece ad Oriana Fallaci. Era il maggio 1979, io avevo 20 anni. In quegli anni, era un classico il lungo servizio giornalistico, posizionato alla fine di Panorama. Nel caso specifico, era imminente l’uscita del libro “Un uomo” e, probabilmente, anche per questo fu possibile quella lunga chiacchierata fra lei e la scrittrice; una delle poche occasioni, ch’io ricordi, in cui la Fallaci, si lasciò intervistare. Se la ricorda? Pur con le dovute riserve, rimane un bel pezzo da antologia del giornalismo.
Cara Paola, come potrei averla dimenticata? Fu una tragedia, un martirio. Ma non mi faccia parlare. La Fallaci querela. Grazie, comunque, di avere conservato l’intervista. Lei le conserva tutte le mie interviste? O conserva quelle della Fallaci?(csf)
da Leonardo Pellegrini
Sono molto contento di appartenere all'”orda salutista”. Penso che il riconoscimento del diritto dei non fumatori a non subire passivamente il fumo dei fumatori sia uno degli esempi più tangibili di progresso sociale degli ultimi decenni. Uno dei miei sogni è che qualcosa di simile possa avvenire nei confronti dei veicoli inquinanti. Immagini se tra cinquant’anni un automobilista prima di scaldare il motore in folle per cinque minuti chiedesse ai passanti: -“Scusate, vi disturba se accendo il motore per qualche minuto ?”, oppure -“Posso accendere il motore per qualche minuto ?”. Of course, you may say I’m a dreamer ….Distinti saluti e ottima salute (alla larga dal fumo, anche da quello “nostalgico” di Fabrizio Rondolino).
Nella solita sezione documenti un nuovo test molto bello mandato dal lobbista Marco Marisio. Ve lo consiglio. E’ velocissimo, una sola domanda ma è un efficacissimo strumento di introspezione. (csf)
da Vittorio Grondona
Negli anni ’50 avere in tasca un pacchetto di Camel era veramente scic. Mi ricordo che era la prima spesa della domenica con la paghetta di papà. Emanavano un profumo delizioso… Le preferivo addirittura alle Turmac!… Poi mi rimanevano solo i soldi per andare al cinema in terza visione… Il resto della settimana era solo un’attesa della prossima domenica. Erano tempi bellissimi, nonostante tutto!
da Cesare Bardaro
Ricordate l’ormai vetusta barzelletta su Emilio Fede in Paradiso alle prese con gli orologi segnalatori di bugie?. Se non la ricordate,vi rinfresco la memoria:
In un’afosa serata estiva Emilio Fede muore e si trova alle porte del Paradiso al cospetto di san Pietro. La parete di fondo è immensa e tutta coperta di orologi che segnano ore diverse. Incuriosito, Emilio Fede chiede a san Pietro a cosa servano tutti quegli orologi.“Vedi, caro Emilio,” gli dice san Pietro “questi non sono comuni orologi, sono misuratori di bugie. Quando una persona nasce le viene assegnato un orologio con le lancette sulle dodici e ogni volta che dice una bugia le lancette girano.”“E di chi è quell’orologio?” chiede Emilio Fede.“E’ di Madre Teresa di Calcutta,” gli risponde san Pietro “segna mezzogiorno, significa che madre Teresa ha sempre detto la verità.”“E di chi è quell’altro orologio che segna le due?”“E’ di Albert Schweitzer, vuol dire che ha detto solo due bugie in tutta la sua vita”“E dov’è l’orologio di Silvio Berlusconi?” chiede il garrulo Emilio?“Non lo troverai su questa parete,” gli risponde grave san Pietro “L’ho messo nel mio ufficio. Sai, lo uso come ventilatore.”
Ebbene, il cordinatore provinciale di Forza Italia di Benevento, Fulvio Martusciello, ha deciso di regalare un ventilatore a chiunque si iscriverà al suo partito entro il 30 giugno. Il mio dubbio è: costui è una persona spiritosa e nella scelta del regalo si è ispirato proprio a questa barzelletta, oppure è incorso in un classico caso di umorismo involontario? Il fatto ch sia di Benevento e regali un ventilatore mi indurrebbe a propendere per la prima ipotesi. In tal caso, però, temo per lui che farà poca carriera all’interno di Forza Italia.