da Gino Roca
Ti consiglio, caro Claudio, di dare un’occhiata alle pagine di Robert Spaemann, il filosofo tedesco contemporaneo erede della prestigiosa cattedra che fu di Hans Georg Gadamer. Ha detto, non molti giorni fa, intervenendo a un convegno a Roma a proposito di Dio: ”Poichè non possiamo pensare ad alcun presente senza un relativo futurum exactum, ci possiamo pensare presenti e reali solo se pensiamo a Dio. Se noi oggi siamo qui, noi domani saremo stati qui. Se la realtà esiste, allora il futurum exactum è inevitabile e con esso il postulato del Dio reale”. Te lo confesso: il futurum exactum, cioè il futuro anteriore, una sorta di ossimoro mentale e filosofico, mi ha conquistato. ”Dio è una diceria immortale”, ha scritto Spaemann. Ed io in questa diceria ci credo.
Se dovessi dirti che ho capito…(csf)
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