da Giorgio Goldoni
E’ difficile capire cosa sia realmente successo a Rosarno attraverso i nostri approssimativi telegiornali, ma si ha la sensazione che i nodi stiano arrivando al pettine. C’è la feroce delusione dei clandestini di scoprire che qui non c’è l’Eldorado. C’è l’odio e l’insofferenza delle comunità locali, spesso lasciate sole a fronteggiare l’invasione di ogni tipo di extra-comunitari: a questo proposito , meglio dirottarli in Emilia e Toscana, dove Regione, Province e Comuni li trattano con grande riguardo, spesso meglio delle popolazioni autoctone. C’è ‘assenza del rispetto della legge: per legge il clandestino non può vivere e lavorare in Italia.
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