da Domenico Astuti
A questo punto una domanda generale si deve fare, a D’Alema. Al grande leader, come riconosce il degno avversario Gasparri. Valeva la pena far fuori Prodi ? Era necessario far fuori Cofferati ? E poi fare l’italiano-europeo e mandare allo sbaraglio quel vanesio di Veltroni ? Oggi che lei è ritornato ‘alla grande’ a ‘comandare’ perde oltre che i pezzi anche le elezioni interne? A Roma fa candidare una radicale che si candida da sola, in Puglia un rifondarolo, perdendo alla grande elezioni interne, in Calabria candida uno dell’UDC, in Lombardia chi ha appena perso le elezioni provinciali, e la strategia politica di ampio respiro è un’alleanza con Casini e il fuoriuscito Rutelli, senza un’idea che sia una, nuova se non originale. Se lei è il più abile politico di sinistra, allora il mio riso diventa disperato. Quando in Italia un signore con molta esperienza si rende conto di non essere più utile ?
Nessun commento.
Commenti chiusi.