da Pier Franco Schiavone
… In particolare ad un grillone di cento chili. Tutti partecipano al gioco, perché, nel più perfetto stile Italiano, come suggeriva Flaiano, quando si tratta di bastonare un possibile perdente s’impegnano tutti. Perdente si, perché se ti ritrovi contro quelli che contano, in Italia fai poca strada, hai voglia a radunare folle. Persino Dino Risi ha voluto dire la sua (Grillo pessimo attore, bruttarello, geloso, tirchio e furbastro). Non si contano gli interventi dei politici, preoccupati di demolire un possibile outsider. E gli intellettuali? Il grande Umberto Eco si è chiesto: sarà qualunquismo? E si è risposto: no, non è qualunquismo, ma c’è in Italia una delusione generalizzata (rabbia, direi) in cui Grillo si è inserito. In qualche ufficio romano qualcuno sta preparando dossier. Grillo condannato per omicidio colposo, si sapeva ma lo ripeteranno fino alla nausea, fino a farlo passare per un killer, se poi ha fatto qualche investimento immobiliare sono cazzi suoi. Vittorio Superbamba Feltri gli da del Bamba (toh!), Pansa ritiene che dietro ci sia qualcuno che ci farà la sorpresona (e intanto, per altri versi, invoca l’intervento salvifico di chi? Di Berlusconi!) Nessuno che confuti le affermazioni di Grillo. Tra i pochi che lo difendono, c’è Storace. Ecco chi c’è dietro Grillo, Storace!
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