da Domenico De Franco
Caro Antonio Pedna, forse non lo sai, ma inviando i tuoi post ti sei ormai irrimediabilmente imbarcato su un veliero che si chiama Blogbounty: ora ci troviamo in alto mare ed impossibile scendere! Se può d’essere di qualche aiuto, ti darò qualche dritta. Attento al resto della ciurma se vuoi sopravvivere. Intanto cerca di non attaccar briga con quella canaglia di Schiavone: è un marinaio di lungo corso dalle mille cicatrici e l’uncino: pensa che un paio di volte ha duellato perfino col capitano! Sono entrambi vivi per miracolo. Se proprio vuoi sfidare a singolar tenzone qualcuno, fallo allora con Ceratti: è il compagnone della ciurma: le spara sempre grosse, così, un pò per ridere, e un pò per animare le discussioni nei pomeriggi di bonaccia o nelle notti di luna piena. Tutti lo prendono in giro, ma è più profondo di quanto voglia far credere. Poi lì sul ponte, inginocchiato verso la Mecca, c’è quel marcantonio di Muin, carnagione scura, bandana e orecchino. I racconti della sua terra trasudano una sofferta umanità, ma sulla nave, non tutti apprezzano: sai il mare un pò ci ha induriti tutti. Quel signore lì a poppa, pancetta e occhiali, è il dott. Gianni, il nostro Medico: non cura solo il corpo, ma anche le ferite dell’anima, spesso con un’ottima dose di ironia. Infine, vedi lassù, saldamente ancorato al timone nonostante l’età, fronte alta e barba bianca da filosofo dell’antica Grecia: è il Capitano. Non farti ingannare dall’aria serafica: il solo fatto di saper tenere a bada cotanti avanzi di galera ti fa capire quanto nel suo guanto di velluto ci sia un inossidabile pugno di ferro. Solo una volta ha rischiato la vita durante un’ammutinamento, l’anno scorso: avevamo fatto scalo in una città piena di fiori ed egli continuava a rimandare la partenza per poter frequentare un localaccio di sciantose. Abbiamo dovuto tirarlo via a forza: qualcuno già minacciava di impiccarlo al pennone più alto. Bene, caro Antonio, ora sai tutto. Hai voluto il blog? Ora REMA!
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