Bonsai di Sebastiano Messina – Repubblica
Ah, che spettacolo, se ci fossero stati anche i partigiani del ’45, dietro i compagni che ieri festeggiavano il 25 aprile fischiando il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che si è messo in testa di far rispettare le leggi dello Stato anche ai centri sociali. Ah, che spettacolo, se ci fossero stati anche i partigiani del ’45, dietro ai compagni che a Milano urlavano “fascista” al sindaco Letizia Moratti, che pensava di rendere impunemente omaggio ai valori della Resistenza. Ah, che spettacolo, se ci fossero stati anche i partigiani del ’45, dietro ai compagni che gridavano “servi dei padroni” a Fausto Bertinotti e a Oliviero Diliberto, non abbastanza comunisti da meritare il loro rispetto. Ah, che spettacolo, se ci fossero stati anche i partigiani del ’45, dietri ai compagni che invocavano la liberazione dei valorosi rivoluzionari arrestati a Padova solo perché avevano qualche Khalashnikov, qualche mitra Uzi e qualche mitraglietta Skorpion, e dicevano del giurista Pietro Ichino “non è uno che gli puoi fare neint’altro che farlo fuori”. Ah, che spettacolo, se ci fossero stati anche i partigiani del ’45, dietro questi compagni in marcia. Loro davanti, e i partigiani dietro: per fargli fare tutto il corteo a calci in culo.
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