da Mauro Mauri
Dear Arienti, visto che un pochino -pochino, minga tropp- faccio il giornalista, scrivendo quasi esclusivamente su questioni interreligiose ed asiatiche, ti garantisco che appena l’ho ritenuto opportuno ho sempre espresso le mie critiche agli USA, sempre circostanziate, sempre con i modi soft che mi contraddistinguono. Confesso anche di averla adorata, l’America, negli anni ottanta. Arrivai al punto da mettere la foto di Ronald Reagan in casa, precisamente sull’asse del cesso: ispirava.
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