da Alessandro Ceratti
Oh ho… la Palombi si è incazzata sul serio. Lo avrò fatto apposta a condurla fino a lì? Poi definisce il nostro un battibecco al quale sarebbe opportuno dare un taglio. Mah, forse c’è anche quella componente ma io non sono convinto che sia soltanto quello. Secondo me, grattando giusto un po’ sotto un sottile strato di acredine personale, ci si accorgerebbe che stiamo incominciando a parlare di come concepiamo la società moderna. Io per esempio faccio fatica a capire perché un assessore all’ecologia, in quanto tale, dovrebbe essere entusiasta dei pannelli fotovoltaici e detestare la Novartis. E se i primi fossero una tecnologia inadeguata e la seconda facesse delle ottime medicine? Poi, per chiudere la questione, Palombi ci mette l’inevitabile contraddizione interna (sembra che non possa mancare mai). Prima mi dice di essere d’accordo con me “sulla nostra doppia faccia da multinazionale” e poi mi fa un bell’elenco di suoi comportamenti che negano quanto appena concesso. Quale dei due, signora Palombi?
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