da Silvia Palombi
Mi infilo nell’aulico disquisire per dire che anche a Roma esistel’insalata che dice Guarini, si chiama porcacchia ed è buonissima ericordare che ciò che qui dentro si continua a limitare a sinonimidialettali, stuoli di poeti, dagli arabi ai giapponesi hanno definitonei modi più lirici, da bocciolo di rosa a fontana di giada a coppa dimiele. Tanto per rimettere le cose a posto
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