da Vittorio Grondona – Bologna
Fra poco ci sarà la fase due. Riguarderà le riforme, o meglio, riguarderà principalmente la riforma delle pensioni che tutti i dipendenti sostanzialmente non vogliono e che viceversa i grandi imprenditori la invocano con tanta insistenza. Quando si incomincia col dire che oggi si vive di più, come se fosse un demerito sociale non morire prima, i pensionati di domani saranno penalizzati rispetto ai loro padri… e così via in questa direzione, mi sembra palese dove si voglia parare e a quali categorie sociali faranno carico gli oneri della ventilata nefasta riforma, già probabilmente pronta nel cassetto. Un governo serio prima di iniziare un qualsiasi cambiamento delle regole dovrebbe chiaramente indicare chi ci guadagna e chi invece ci rimette.(…)
Nessun commento.
Commenti chiusi.